Le assunzioni nel mondo dello spettacolo sono completamente liberalizzate. Circolare di Damiano ROMA – Nessuna restrizione per ballerini, musicisti, attori, cantanti e altri artisti bulgari o romeni che vogliono esibirsi sui palcoscenici italiani: possono esser assunti come se fossero italiani, senza aver bisogno di particolari autorizzazioni.
Il via libera arriva arriva con una circolare firmata la scorsa settimana dal ministro del Lavoro Cesare Damiano che prevede la "completa liberalizzazione dell’accesso al lavoro subordinato per i lavoratori rumeni e bulgari del settore dello spettacolo". Per assumerli, i datori di lavoro sono quindi tenuti a rispettare solo gli obblighi previsti normalmente per tutti i rapporti di lavoro, "effettuando le ordinarie comunicazioni ai Centri per l’impiego ed ai competenti Enti previdenziali e assistenziali".
Fino al 31 dicembre 2006, i lavoratori dello spettacolo bulgari e romeni facevano parte, come extraue, di una delle categorie per le quali sono previsti ingressi "fuori quota". In pratica, potevano entrare in Italia in qualunque momento dell’anno, senza dover sottostare ai tetti imposti dal decreto flussi, ma solo con un particolare nulla osta dall’Ufficio nazionale per il collocamento dello Spettacolo.
Ora quell’autorizzazione non serve più, e i datori di lavoro che l’hanno chiesta possono procedere all’assunzione senza aspettare una risposta, che tra l’altro non arriverà mai. "Le richieste di nulla osta già presentate – si legge infatti nella circolare – devono intendersi archiviate". Bulgari e romeni potranno infine iscriversi alla Lista Unica Nazionale dei Lavoratori dello Spettacolo (una sorta di collocamento per far incontrare domanda e offerta di lavoro nel settore) seguendo "la medesima procedura riservata ai cittadini dell’Unione europea".
(7 marzo 2007)
Elvio Pasca