Firenze, 19 dicembre 2011 – ”La presenza dei migranti tra noi è stata troppo a lungo vissuta come una questione di ordine pubblico, come una invasione o una usurpazione. Abbiamo una legge voluta per punire la clandestinita’ che va abolita, perche’ tiene nell’angoscia migliaia di giovani e perche’ punisce una condizione, non dei reati”.
A dirlo e’ stato il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.
”In Toscana – ha speigato Rossi – abbiamo una legge che garantisce a tutti il diritto di assistenza e di cura e l’abbiamo dovuta difendere davanti alla Corte costituzionale. Amici senegalesi, imparate e difendete la nostra Costituzione”. ”Chiedo al presidente Napolitano – ha detto ancora il presidente Rossi – di riconoscere ai tre senegalesi feriti la cittadinanza italiana, come atto concreto di riconciliazione con la loro comunita’.
Credo anche che i bambini di genitori stranieri che nascono in Italia dovrebbero essere subito italiani e credo che il fatto che il 10% della forza lavoro del nostro Paese non abbia diritto di voto costituisca un regresso per la democrazia. E infine e’ ora di dire basta con le parole malate, vucumpra’, extracomunitario, clandestino, badante: facciamo pulizia anche con le parole”. ‘