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Russia: dal 2015 limitazioni per i lavoratori non Ue

Lo ha detto Putin durante un incontro con il suo omologo ucraino Viktor Ianukovich

KIEV, 6 marzo 2013 – A partire dal 2015, all'interno dell'Unione doganale voluta dal presidente russo Vladimir Putin (Russia, Bielorussia e Kazakhistan) entreranno in vigore delle limitazioni per gli spostamenti da un paese all'altro dei lavoratori provenienti da Stati che non sono membri dell'Unione.

Lo ha detto lo stesso leader del Cremlino citato dall'agenzia Ukrinform durante un incontro con il suo omologo ucraino Viktor Ianukovich nella residenza presidenziale di Zavidovo, a circa 150 chilometri da Mosca.

"A partire dal 2015 – ha spiegato Putin -, i flussi di forza lavoro provenienti da altri paesi saranno limitati, tranne quelli dei lavoratori dell'Unione doganale''. La misura annunciata da Putin porterebbe quindi a privilegiare l'immigrazione proveniente dagli altri due Stati che, con la Russia, fanno parte dell'Unione doganale: Bielorussia e Kazakhistan. A questi si potrebbe aggiungere l'Ucraina, che resta ancora in bilico tra Ue e Russia: da un lato si dice interessata a firmare un accordo di associazione e libero scambio con Bruxelles, dall'altro lato pero' considera la possibilita' di entrare, anche ''da osservatore'' nell'Unione doganale, una mossa che la allontanerebbe dall'Ue.

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