in

Salute, vaccino contro l’influenza poco diffuso tra gli immigrati

La copertura tra gli adulti stranieri a rischio è meno della metà di quella registrata tra gli italiani. L’Istituto Superiore di Sanità: “Barriere culturali e linguistiche da superare”

 

 

Roma – 30 novembre 2016-  La vaccinazione antinfluenzale è bassa tra gli immigrati. La copertura tra gli stranieri adulti a rischio di complicanze è meno della metà di quella stimata tra i cittadini italiani (16,9% vs 40,2%).

È quanto si legge in uno studio pubblicato sulla rivista internazionale PLOS ONE da ricercatori del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianze e Promozione della Salute (CNESPS) dell’Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con colleghi dell’Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti e per il contrasto delle malattie della Povertà (INMP) e dell’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT).

Il profilo demografico e socioeconomico, nonché il livello generale di utilizzo dei servizi sanitari, sembrano spiegare la minore copertura per la maggior parte degli immigrati di lunga permanenza. Tuttavia, spiega l’Iss in un comunicato,  anche al netto dell’effetto indotto da questi fattori, la differenza rispetto ai cittadini italiani, seppure ridotta, continua ad apparire significativa per gli immigrati recenti e gli immigrati africani di lunga permanenza

Essendo l’accesso alla vaccinazione gratuito per tutti i residenti, inclusi gli immigrati, questi risultati suggeriscono che la copertura vaccinale antinfluenzale in questi due sottogruppi sia influenzata da altre barriere di tipo culturale e linguistico, le quali necessitano di maggior approfondimento per promuovere efficaci strategie di accesso alla vaccinazione.

L’analisi pubblicata su Plos One, svolta nell’ambito dell’indagine sulle condizioni di salute e il ricorso ai servizi sanitari condotta dall’ISTAT nel 2012-2013, ha riguardato un sotto-campione di oltre 40,000 residenti in Italia considerati a rischio di complicanze per influenza (anziani e individui affetti da determinate patologie croniche), tra i quali circa 1000 erano cittadini stranieri.

Il numero di cittadini stranieri residenti in Italia, nota l’Iss,  è raddoppiato negli ultimi 10 anni. Malgrado gli immigrati arrivino in Italia in buone condizioni di salute, la loro vulnerabilità alle malattie infettive può aumentare nel tempo anche a causa delle loro condizioni di vita nel nostro Paese. Tra queste malattie infettive, l’influenza può comportare gravi complicanze tra gli anziani e gli individui affetti da determinate patologie croniche.

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]

Immigrazione. Renzi: “Chiederò al Parlamento autorizzazione a veto su bilancio Ue”

Via libera all’ingresso di 1160 sportivi extraue