Marilena Fabbri (Pd) chiede al governo nuove regole per gli immigrati vittime della crisi economica. “L’Italia sta perdendo centinaia di lavoratori stranieri già integrati”
Roma – 9 febbraio 2016 – Prima hanno perso il lavoro, poi, per questo motivo, hanno perso il permesso di soggiorno. È la tenaglia che ha schiacciato centinaia di migliaia di immigrati in questi anni di crisi economica. Sono diventati loro malgrado irregolari e oggi non hanno strumenti per uscire da questa situazione.
Gli ultimi dati risalgono al 2014, quando secondo il Dossier Statistico Immigrazione in un solo anno 150 mila permessi di soggiorno non sono stati rinnovati. Chi può credere che tutti i 150 mila titolari di quei documenti, dopo anni investiti in Italia per costruirsi un futuro, se ne siano tornati docilmente insieme alle famiglie dei Paesi d’origine, dove magari c’è ancora meno lavoro di quanto ce n’era quando sono partiti?
Per uscire da questo gorgo ci vorrebbe una regolarizzazione per salvare i sommersi e bisognerebbe dare a chi sta per fare la stessa fine più tempo per cercare un nuovo lavoro. È quello che chiede Marilena Fabbri, deputata del Partito Democratico, in un’interrogazione al ministro dell’Interno presentata in commissione affari costituzionali.
Si parte dal Testo Unico sull’Immigrazione, secondo il quale il permesso di soggiorno per attesa occupazione rilasciato a chi ha perso il lavoro deve essere valido “per un periodo non inferiore a un anno”. Finora però le Questure hanno interpretato questa norma al ribasso, concedendo permessi per attesa occupazione validi al massimo per un anno.
“Già oggi – spiega Fabbri a Stranieriinitalia.it – sarebbe possibile rilasciare permessi validi due anni. Basterebbe che il ministero dell’Interno dicesse alle Questure, con una semplice circolare, di interpretare correttamente e in maniera estensiva la norma, alla luce del perdurare della crisi. Chi ha perso il lavoro avrebbe più tempo per cercarne un altro, senza cadere subito nell’irregolarità”.
Ci vorrà invece una nuova legge per tirare fuori dall’irregolarità chi ha già perso il permesso per attesa occupazione. “Serve un meccanismo di regolarizzazione” taglia corto la deputata. “Se ti è scaduto il permesso, ma intanto hai trovato un altro lavoro, devi avere la possibilità di essere assunto e quindi di avere un nuovo permesso. Si potrebbe anche creare una quota ad hoc, per queste situazioni, nei decreti flussi”.
Senza questi interventi, le vittime non saranno solo gli stranieri, ma tutta l’Italia. “Il nostro Paese – sottolinea Fabbri – ha investito molto per integrare queste persone, delle quali avremo ancora bisogno appena l’economia, e i primi segni già ci sono, ripartirà. Che senso ha cercare nuovi lavoratori dall’estero, farli arrivare qui, formarli e integrarli di nuovo, quando abbiamo qui già tante persone pronte a rispondere a questa chiamata?”
Elvio Pasca