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Sanatoria colf e badanti: “Solo parole, che si farà?”

Sindacati e associazioni: "Tagliati fuori dai piani del governo". Famiglie e lavoratrici vivono nell’incertezza Roma – 10 luglio 2008 – Colf, badanti e babysitter senza permesso di soggiorno, non c’è settimana che non esca fuori un piano per metterle in regola. Ma poi tutto tace. E i rappresentanti di famiglie e lavoratrici sbottano: "Dal governo solo parole".

"Flussi? Sanatoria? Non se ne sa niente. Il governo non ci ha mai incontrati per informarci dei suoi piani, sembra voglia andare avanti senza ascoltare nessuno"  dice a Stranieriinitalia.it Pina Brustolin, responsabile nazionale del sindacato Acli Colf. Intanto, però "l’incertezza sta creando allarme tra lavoratrici e famiglie".

Inoltre, il giro di vite annunciato dal governo sta spaventando molte lavoratrici domestiche senza permesso: "Alcune pensano di tornarsene a casa, e per le famiglie che avevano trovato la persona adatta alle loro esigenze è un’occasione perduta" denuncia la sindacalista. Ma sarà davvero così dura la stretta contro i clandestini? "Forse alla fine si troveranno soluzioni meno dure dei toni con le quali si annunciano, ma ora l’allarme è alto".

Anche i rappresentanti dei datori di lavoro domestico sembrano tagliate fuori dalla partita su colf e badanti.

"Abbiamo sollecitato un incontro col ministro dell’Interno, ma non siamo stati convocati né come associazione, né come federazione" lamenta Teresa Benvenuto, segretario nazionale di Assindatcolf, sigla che aderisce alla Federazione Italiana datori di lavoro domestico (Fidaldo). "Di solito veniamo consultati quando si programmano i flussi, ma per ora nessuno ci ha chiamato".

"Eppure i problemi sul tavolo sarebbero tanti, – fa notare Benvenuto – a cominciare dalle domande di lavoro domestiche che non riusciranno a prendere una quota del decreto flussi 2007. Chi le ha presentate tramite patronati e associazioni è stato paradossalmente penalizzato rispetto a chi ha fatto da se".

Soluzioni? "Col vecchio governo si dava per certo un decreto-bis che avrebbe assorbito tutte le domande, ma non se n’è fatto niente" dice il segretario di Assindatcolf. "Adesso un ministro parla di un piano salva-badanti e un altro ministro nega tutto. Per ora ci sono solo parole che rimbalzano da una parte all’altra, nulla più".

Elvio Pasca

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