Eletta a Viggiù, in Valceresio. “I clandestini? Mettiamoli su un aereo e buon viaggio” Roma – 9 giugno 2009 – Il primo sindaco di colore in Italia ha la camicia verde. Sandra Maria (Sandy) Cane si è aggiudicata con appena 38 voti di scarto la fascia tricolore a Viggiù, cinquemila anime in Valceresio, tra Varesotto e Canton Ticino.
Alle sue spalle, una lunga storia di migrazioni. Di Viggiù era originaria la famiglia materna del neosindaco, scalpellini emigrati in Francia, dove durante la seconda guerra mondiale arrivò il padre, un soldato statunitense afroamericano. Il neo sindaco è nata a Springfield, nel Massachussets, nel 1961, ma a dieci anni, dopo la separazione dei genitori, ha seguito la madre nel paesino d’origine.
"In Italia – dice Cane – sono stata offesa per il colore della mia pelle una volta sola, da un ragazzo ubriaco in una discoteca", mentre nel partito di Bossi è stata "accolta benissimo". "Martedì scorso a Gallarate – racconta – quando hanno presentato i candidati sindaci della provincia di Varese, quando sono salita io sul palco e’ venuto giù il palco dagli applausi"
Obama è il suo idolo (“incarna un sogno, va oltre le divisioni”), anche se il primo cittadino di Viggiù dovrà confrontarsi con problemi molto più local rispetto a quelli del presidente Usa. “Il paese e’ lurido, non ci viene più nessuno. Io abito nel centro storico ed e’ sporco. Per prima cosa voglio pulire il paese e poi, pian piano, fare delle piccole manifestazioni e visite guidate, per far riscoprire Viggiù”.
E dell’immigrazione che pensa? “Chi ha un lavoro e paga le tasse – spiegava in un’intervista al Giornale – non ha nulla da temere. Di stranieri per bene (albanesi, marocchini, slavi) ce ne sono anche a Viggiù. Il foglio di via ai clandestini, invece, è ridicolo. Mettiamoli su un aereo e buon viaggio. La legalità è un valore della Lega, ma anche molto americano”.
EP