Roma – 13 febbraio 2013 – L’Italiano vero? Per Toto Cutugno è Mario Balotelli, così come gli altri figli dell’immigrazione. Ieri sul palco dell’Ariston, a Sanremo, dove il cantautore ha ricevuto un premio alla carriera è salito anche il tema delle seconde generazioni.
A presentare l’artista è stato Angelo Ogbonna, difensore del Torino e della Nazionale italiana di calcio. I suoi genitori, nigeriani, sono arrivati in Italia trenta anni fa, prima il padre per studio, poi la madre. Anche lui, nato e cresciuto a Cassino, è stato definito da Fabio Fazio "un italiano vero".
“A che punto pensi che siamo, su questi temi, in Italia?” ha chiesto Fazio al giocatore. “Siamo al punto giusto. Io ho ricevuto la cittadinanza a 18 anni, ma penso che sia una cosa soggettiva. Alcuni genitori ritengono giusto ricevere la cittadinanza, altri no. È giusta la libera scelta”.
Una volta sul palco, Cutugno ha spiegato come ricanterebbe oggi la sua hit più famosa, L’italiano: ''Buongiorno Italia, italiani vari/che noi chiamiamo extracomunitari/che hanno la pelle di un altro colore/ma per bandiera hanno il tricolore/Buongiorno Italia e il mutuo da pagare/E il dubbio amletico di chi votare/Con i talent show illudi i figli/E una tv foriera di sbadigli''.
"L'italiano vero – ha anche dichiarato ieri l’artista – e' quello che nasce nel nostro Paese da genitori argentini, russi, cinesi. Quelli si' che si sentono veramente italiani, anche se qualche volta vengono criticati. Ho parlato con molti di loro: hanno il tricolore dentro il cuore.
Secondo Cutugno, "la legge andrebbe rivista: queste persone dovrebbero avere il diritto di avere la cittadinanza italiana. Non dimentichiamoci dei nostri migranti e dell'accoglienza riservata, circa un secolo fa, agli italiani"