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Sarkozy chiama Berlusconi: vertice Parigi-Roma su immigrati

Nuova tragedia al largo della Libia: recuperati 70 cadaveri. Bagnasco: l’Ue non abbandoni l’Italia Lampedusa (Agrigento), 4 aprile 2011 – Il presidente del consiglio Silvio Berlusconi, ha ricevuto una telefonata dal presidente della Repubblica francese, Nicolas Sarkozy. Il lungo e cordiale colloquio – si legge in una nota di palazzo Chigi – si è incentrato sull’emergenza immigrazione ed è stato deciso di realizzare quanto prima un vertice tra i ministri italiani e francesi (esteri, interni ed economia) a cui parteciperanno anche Sarkozy e Berlusconi.

 Berlusconi e Sarkozy hanno concordato di continuare a tenersi in stretto contatto. Venerdi’ scorso, ricorda la nota di Palazzo Chigi, il presidente del Consiglio aveva affrontato il tema dell’immigrazione clandestina in una telefonata con il presidente della Commissione Europea, Josè Manuel Durao Barroso e l’altro ieri in un’altra telefonata con il primo ministro del Regno Unito, David Cameron, aveva analizzato la situazione in Libia.

Il presidente del Consiglio ha dichiarato che oggi andrà a Tunisi "per incontrare il governo, un governo non eletto dai cittadini, e capire se troverà il modo e la forza per imporsi". Il Cavaliere non ha mnancato di bacchettare nuovamente l’opposizione all’indomani dello scontro sui rimpatri.: "Ho parlato al telefono questa mattina con il prefetto Caruso e ho riscontrato che anche in Sicilia, dove l’opposizione dice di interessarsi ai profughi in realtà li usano per far polemica contro di noi".

NUOVA TRAGEDIA
Dopo la San Marco, da Lampedusa continuano a partire le navi per trasferire le migliaia di tunisini, da giorni stipati nell’isola siciliana senza acqua per lavarsi, senza bagni e con poco cibo mentre a Manduria sono riprese le fughe dalle tendopoli.

A metà pomeriggio è salpata da Lampedusa la nave passeggeri ‘Excelsior’ con a bordo 1.731 immigrati tunisini. Dopo Catania e Trapani, la nave arriverà a Napoli. Entro stasera in 3.000 dovrebbero lasciare l’isola. Non sono mancati nuovi momenti di tensioneal porto vecchio. Le proteste scoppiano per chi deve partire, in una gara a chi lascerà prima l’isola. Chi viene imbarcato in ogni caso viene prima perquisito, poi gli vengono tolti i lacci alle scarpe e la cintura e infine fatto passare sotto il metal detector.

Ma c’è anche chi arriva. Dopo la tregua durata quasi quattro giorni a causa del forte maestrale, sull’isola sono sbarcati nelle ultime ore più di 360 extracomunitari.

Momenti di paura nei locali della ‘Casa della fraternità’ di Lampedusa, che ospita una quarantina di minori sbarcati nei giorni scorsi, dove è scoppiato un incendio. Ad appiccarlo sono stati alcuni ospiti della struttura gestita dal parroco, don Stefano Nastasi. Tra i piccoli ospiti ci sono anche bambini di 12 anni arrivati senza accompagnamento.

Per qualcuno però è stata una traversata tragica. I corpi di 70 persone sono stati recuperati al largo della Libia, nei pressi di Tripoli. Una notizia che viene confermata dal presidente dell’agenzia Habeshia, don Mussie Zerai. "La notizia – ha spiegato all’ADNKRONOS Zerai che si occupa di richiedenti asilo e di rifugiati provenienti dal Corno d’Africa – circola da giovedì ma non per ora non sappiamo a quando risalga la morte o se si tratti dei migranti che viaggiavano a bordo di un barcone dato per disperso nei giorni scorsi. Secondo alcune testimonianze i corpi sarebbero stati già sepolti".

Dopo una mattinata di apparente tranquillità, a Manduria, in provincia di Taranto sono riprese le fughe dal Centro di Accoglienza e Identificazione. Molti immigratii sono usciti dal campo attraverso la recinzione senza trovare molti ostacoli, nonostante la massiccia presenza delle forze dell’ordine. Il loro desiderio è comunque quello di partire in treno verso Nord.

Davanti all’ingresso della tendopoli è stato inscenato un sit-in di protesta. Un immigrato, con tanto di altoparlante, ha fatto un comizio in arabo. ‘Vogliamo il rispetto dei diritti umani’, era la scritta che campeggiava su uno striscione.

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