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Save the Children: “A Lampedusa accoglienza per i minori è inadeguata”

“Le condizioni nei centri sono precarie, chiediamo alle autorità di consentire l’uscita dei ragazzi dai centri”

 

Roma, 19 agosto 2011 – “Sull’isola di Lampedusa le condizioni di accoglienza ai minori migranti sono inadeguate”. E’ quanto denuncia l’associazione “Save the Children” che giudica “positiva l’apertura di strutture di accoglienza temporanea sulla terraferma; ma – avverte – bisogna garantire con rapidità l’accoglienza di lungo periodo”.

 

Sono 575 i minori migranti non accompagnati collocati nelle strutture di accoglienza temporanea sulla terraferma, 1.726 i trasferiti nelle comunità per minori di 12 regioni italiane, 2.200 quelli giunti finora e oltre 200 quelli presenti a Lampedusa.

“Le condizioni di accoglienza dei minori migranti sull’isola – spiega Save the Children – rimangono precarie, sia a causa del sovraffollamento, della promiscuità tra minori e adulti e delle inadeguate condizioni igieniche registrate in questi giorni; sia per l’eccessiva permanenza dei minori in strutture non adeguate a un’accoglienza di più lungo periodo”.
La gran parte dei minori e’ giunta al centro di soccorso e prima accoglienza negli ultimi dieci giorni, in provenienza dalla Libia e originari prevalentemente di Nigeria, Gambia, Mali, Ghana, Costa D’Avorio, Niger. Tra i 15 e i 17 anni l’età’ media ma si registra la presenza anche di minori di 12, 13 e 14 anni. I minori accompagnati sono molto piccoli, neonati e bambini prevalentemente tra 1 e 6 anni.

“Chiediamo ufficialmente alle autorità competenti di consentire l’uscita dei ragazzi dal Cspa di Lampedusa e dalla ex base Loran – afferma la responsabile protezione minori di ‘Save the Children’, Carlotta Bellini – In situazioni di permanenza prolungata sull’isola, il trattenimento dei minori in queste strutture si configura come una limitazione della loro libertà personale. Abbiamo ricevuto un riscontro positivo dalle autorità competenti e siamo fiduciosi di ottenere quanto richiesto, nell’interesse di questi minori”.

Per Bellini, “il trasferimento dei minori dall’isola deve comunque essere garantito in tempi rapidi. A tale proposito, giudichiamo positivamente l’individuazione di strutture di accoglienza temporanea nelle regioni Sicilia, Campania, Calabria, Puglia e Toscana, dove sono stati finora trasferiti 465 minori migranti non accompagnati, assicurando il rispetto di standard minimi di accoglienza e andando incontro all’esigenza di decongestionare il Cspa di Lampedusa e la ex base Loran”.

Sono 1.726 i minori trasferiti nelle comunità alloggio di 12 regioni italiane dall’inizio della crisi in Nord Africa e 2.200 i minori giunti finora. “Ma il percorso di accoglienza dei minori non può esaurirsi qui – conclude Bellini – Occorre garantire soluzioni di medio e lungo periodo, di protezione, accoglienza e integrazione, sia attraverso il collocamento in comunità alloggio dei minori, sia attraverso il ricorso a strumenti poco utilizzati finora come l’affidamento familiare”

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