Roma, 16 gennaio 2012 – “Sono 932.000 i minori di origine straniera regolarmente registrati all’anagrafe italiana, di cui 572.000 sono nati nel nostro Paese, cui si uniscono i 7.540 minori migranti soli non accompagnati presenti in Italia: il volto insieme piu’ vivo e vulnerabile della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato”.
L’associazione Save the Children lo sottolinea, richiamando l’attenzione sulla “necessita’ di una migliore accoglienza, protezione e una piena integrazione per tutti i bambini e gli adolescenti stranieri presenti in Italia”. Tra i piu’ a rischio, osserva Save the Children, “sono proprio i minori non accompagnati registrati dal sistema di accoglienza nazionale, che hanno quasi tutti un’eta’ compresa tra i 15 e 16 anni, ma 728 hanno meno di 14 anni e 68 meno di 6. Piu’ del 90% sono maschi, le nazionalita’ prevalenti sono quelle afghana, egiziana, tunisina, marocchina, bengalese.
Uno su due e’ giunto in Italia via mare nel periodo tra il 1° gennaio e il 14 dicembre 2011, con viaggi spesso drammatici, rischiando piu’ volte la vita o assistendo alla morte per naufragio dei propri compagni o familiari”. Il flusso di sbarchi sulle coste italiane nell’ultimo anno ha visto “una presenza costante di minori soli non accompagnati, di bambini anche piccolissimi e di donne incinte, in gran parte in fuga dalla Libia ma originari di altri Paesi o provenienti dalla Tunisia, in condizioni di precarieta’ e pericolo estremo che in non pochi casi ha significato la morte in mare”, dichiara Raffaela Milano, direttrice programmi Italia/Europa di Save the Children”.
Per l’esponente di Save the Children, “il richiamo del Papa alle cause drammatiche e purtroppo continue delle recenti migrazioni, come la minaccia di persecuzioni, le guerre, la violenza, la fame e le catastrofi naturali, deve intanto trovare un riscontro piu’ forte ed efficace in un sistema di accoglienza nazionale per i minori piu’ a rischio che necessitano di protezione, non con una logica di sola emergenza che prevede sistemazioni spesso provvisorie e inadeguate”.
Oltre alle misure per l’accoglienza, “deve essere fatto un passo avanti deciso sull’integrazione dei minori di origine straniera nati in Italia o arrivati nel nostro Paese in tenera eta’, per i quali e’ urgente un percorso agevolato per l’acquisizione della cittadinanza, modificando una delle leggi piu’ obsolete e restrittive d’Europa”, sottolinea Raffaele Milano. Intanto, ricorda Save the Children, “gli sbarchi continuano. Dopo la fase acuta di Lampedusa, dichiarata dalle autorita’ ‘porto non sicuro’ lo scorso settembre, gli sbarchi sono continuati in Puglia e in Calabria. Ma anche a Lampedusa ci sono stati sbarchi dalla Libia e soccorsi di gommoni in mare”.