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Sbarchi a Lampedusa, è emergenza

Gli approdi sull’isola siciliana preoccupano il governo. Lega Nord chiede misure urgenti, Maroni confida nell’accordo libico

Roma – 1 luglio 2008 – Negli ultimi giorni l’allarme sbarchi sta facendo discutere. Al centro del dibattito, in particolare, è l’isola di Lampedusa, il cui centro di accoglienza sta scoppiando. Oggi è stato avviato dal Ministero dell’Interno il trasferimento di 500 immigrati con un ponte aereo e una nave. Raggiungeranno altri centri già attivi sul territorio nazionale. Si tratta per lo più di persone richiedenti asilo o protezione, avendo dichiarato di essere perseguitati nel loro Paese d’origine o essere provenienti da zone di conflitto.

Intanto, il gruppo della Lega Nord, in un ordine del giorno presentato al Senato ha chiesto di “adottare misure di straordinaria necessità ed urgenza atte a fornire una risposta attuale e concreta al problema del continuo sbarco di immigrati clandestini sull’isola di Lampedusa, potenziando i servizi pubblici essenziali necessari a far fronte agli incrementati fabbisogni derivanti da tale situazione di emergenza”.

”Da gennaio ad oggi – è scritto nell’ordine del giorno – il numero totale degli sbarchi è salito a quota 120 e, con quello odierno, si è arrivati all’apice con il Cpt che oggi, 31 luglio, ospita quasi 2 mila extracomunitari. Il ripetersi di questi sbarchi ed il numero assai elevato di clandestini sta determinando un grave impatto sulla vita sociale ed economica dell’isola che non è più in grado di reggere gli effetti e gli oneri di accoglienza conseguenti agli sbarchi”.

”I viaggi della speranza – osserva la Lega del Senato – si traducono, spesso, in vere e proprie carneficine e tale fenomeno sociale determina una grave penalizzazione della tradizionale vocazione turistica dell’isola di Lampedusa che trae dal turismo una fondamentale fonte di reddito”. L’ odg ricorda anche i servizi che mancano sull’isola: servizi di assistenza sanitaria di base e servizi di accoglienza funeraria mentre il servizio idrico dell’isola ”gia’ di per se deficitario, appare assolutamente inadeguato all’incremento del fabbisogno legato ai continui sbarchi”.

Intanto sulla questione il ministro Maroni afferma: “Gli sbarchi dei clandestini a Lampedusa si concluderanno quasi al 100% dopo la stipula dell’accordo con il governo libico. Il problema sarà risolto dopo che verrà stabilito il pattugliamento congiunto di unità navali nelle acque libiche. Il giorno dopo – ha detto il responsabile del Viminale – non ci saranno più sbarchi. Fino ad allora abbiamo il dovere di assisterli".

Dopo il ‘caldo’ mese di luglio ci sarà un’ennesima ondata di clandestini anche ad agosto? A questa domanda il ministro ha risposto: "Magari gli sbarchi si potessero evitare con un decreto legge. Temo che se non ci sarà l’accordo con il governo libico entro settembre, bisognerà aspettarsi un mese di agosto purtroppo pesante. Ma non possiamo non accoglierli o non soccorrere i naufraghi, curarli e sistemarli in modo umano. Questo nel breve periodo. Nel medio, invece, l’accordo renderà al 100% non più attuabili gli sbarchi".

a.i.

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