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Sbarchi, Bruxelles promuove l’Italia: “Identificazioni quasi al 100%”

La portavoce della Commissione: “Assicurate non solo negli hotspot ma anche negli altri luoghi di sbarco”. Il governo francese li aeva messo in dubbio

 

Bruuxelles – 14 ottobre 2016 – Gli sbarchi di migranti che avvengono in Italia al di fuori degli “hotspot”, i centri per l’identificazione e registrazione degli immigrati irregolari, “devono comunque essere registrati” e per questo la Commissione europea ha “assistito le autorita’ italiane per predisporre ‘hotspot’ mobili, che di fatto sono squadre di persone che possono andare nei vari punti di sbarco, per assicurare che la registrazione abbia effettivamente luogo”.

Lo ha detto oggi a Bruxelles la portavoce della Commissione Ue per la Politica comune d’immigrazione e asilo, Natasha Bertaud, rispondendo alle domande della stampa, durante il “briefing” quotidiano dell’Esecutivo Ue. Una risposta ai rilievi del ministro dell’Interno francese Bernard Cazeneuve, secondo cui il fatto che in Italia vi siano sbarchi di migranti fuori dagli hotspot comporterebbe il rischio di una mancata identificazione e registrazione degli immigrati.

La portavoce, invece, ha assicurato che “la registrazione in Italia è vicina al 100%, e abbiamo anche controlli di sicurezza effettuati negli ‘hotspot’, con l’assistenza di Europol e dell’agenzia Frontex alle autorità italiane”. 

 

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