Roma, 1 agosto 2014 – Il comitato tre Ottobre esprime apprezzamento per la definizione di una procedura che consentira' ai familiari di riconoscere le salme delle vittime dei naufragi del 3 e 11 ottobre scorso a largo di Lampedusa in cui persero la vita complessivamente oltre 500 persone.
A quasi un anno dalle stragi, una nota emessa oggi dal Commissario Straordinario del Governo per le persone scomparse informa i familiari delle vittime sulla procedura che verra' posta in essere nei prossimi mesi per permettere l'identificazione delle 387 salme recuperate in mare.
Il comitato tre ottobre – si ricorda in una nota – aveva in piu' occasioni evidenziato il calvario dei familiari delle vittime che, in assenza di comunicazioni ufficiali da parte delle autorita' italiane, si erano riversati prima su Lampedusa e poi su Agrigento nel tentativo di poter identificare i loro cari e conoscere il luogo di sepoltura. In occasione di incontri recenti avuti con il Dipartimento per le Liberta' Civili del Ministero dell'Interno e con il Commissario Straordinario del Governo per le persone scomparse il Comitato aveva nuovamente rappresentato la richiesta urgente da parte dei familiari di avere delle risposte.
La procedura – si spiega ancora – prevede la raccolta di materiale documentale ed eventualmente Dna dei familiari per poter effettuare un'identificazione certa, anche attraverso colloqui dettagliati che avverranno a partire dalla prima settimana di settembre. Il comitato tre Ottobre auspica che la procedura possa concludersi nel piu' breve tempo possibile per permettere alle famiglie colpite da queste tragedie di ricevere finalmente una risposta. Il comitato chiede inoltre che questa procedura venga estesa a tutte le vittime dei naufragi in mare, affinche' non esistano piu' bare senza nome e venga restituito alle vittime il diritto alla dignita'.