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Sbarchi: le richieste dell’Italia all’Ue

Dai pattugliamenti congiunti ai 100 milioni di euro per l’emergenza. Gli otto punti su cui si attende una risposta della Commissione Europea

Roma – 16 febbraio 2011 – Intervenendo oggi al question time alla Camera de Deputati, il ministro dell’Interno Roberto Maroni ha spiegato che il governo italiano, “non da ieri, ma a partire da due anni fa” ha avanzato otto richieste alla Commissione Europea. Ecco l’elenco:

1)    “Elaborazione da parte di Frontex di un rapporto di analisi dei rischi sull’attuale situazione di instabilità nel Paese del Nordafrica e sugli scenari immigratori, da presentare già nel prossimo consiglio GAI”;

2)    “Verifica della possibilità di costituire pattuglie congiunte con gli altri Stati membri a ridosso delle acque tunisine per intercettare le imbarcazioni degli immigrati e garantirne in piena sicurezza, e con il consenso della Tunisia, il rientro nei porti di partenza”.

3)    “Applicazione del principio del burden sharing tra tutti gli Stati membri, ovvero la suddivisione degli oneri e dei pesi relativi alla gestione sia dei rifugiati, sia dei richiedenti asilo e sia dei clandestini.

4)    “Realizzazione di un sistema unico di asilo a livello europeo entro il 2012”;

5)    “Attivazione di programmi regionali di assistenza mirati, con l’adeguato coinvolgimento dell’UNHCR”;

6)    “Intensificazione degli sforzi finalizzati all’applicazione del memorandum Unione europea-Libia, firmato nell’ottobre del 2010 ma ancora rimasto nei cassetti”;

7)    “Coinvolgimento di Europol per sviluppare specifiche analisi su infiltrazioni criminali e terroristiche favorite dalla crisi del Nord Africa”

8)    “Erogazione di un contributo finanziario straordinario di almeno cento milioni di euro per l’emergenza in atto”.

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