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Migrantes: “Nel 2013 un morto in mare al giorno per raggiungere l’Italia e l’Europa”

Perego: “Presidiamo il Mediterraneo per accompagnare migranti e richiedenti asilo. Serve più cooperazione internazionale” 

Roma – 1 ottobre 2013 – "Nel 2013 sono già stati oltre 200 i morti accertati nel Mediterraneo: ogni giorno, 1 migrante ha trovato la morte mentre cercava di raggiungere l'Italia e l'Europa".

Parte da questo dato la riflessione di monsignor Giancarlo Perego, direttore generale Migrantes, sui tredici migranti morti davanti alla spiaggia di Scicli.

"Le morti innocenti di migranti nel Mediterraneo – aggiunge – non possono lasciarci indifferenti, ma chiedono nuovamente di presidiare il Mediterraneo non con la finalità di presidiare i confini, ma soprattutto di accompagnare i migranti e richiedenti asilo”.

“Occorre riconoscere – prosegue Perego – il lavoro fatto dalla Marina che nel 2013 ha già salvato quasi 3500 persone in mare, accompagnandola con nuove unità che abbiano la finalità di proteggere uomini, donne e bambini in fuga da situazioni drammatiche, come il Corno d'Africa o la Siria o l'Egitto per le guerre in atto".

"L'Italia e l'Europa – conclude il direttore di Migrantes – non possono non guardare con una rinnovata attenzione a forme di cooperazione internazionale decentrata anche per le persone in cammino, oltre che a favore dei Paesi di provenienza, con maggiori risorse e rinnovati progetti".
 

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