“La maggior parte dei nuovi arrivati non sono ricollocabili in Europa. Tutte le Regioni impegnate nell’accoglienza”
Roma – 31 marzo 2016 – “Stiamo guardando con attenzione agli sviluppi di questi giorni, siamo preoccupati soprattutto perché quelli arrivati sono quasi tutti migranti economici e quindi non ricollocabili”
Così il prefetto Mario Morcone, capo del Dipartimento Libertà civili e immigrazione del Ministero dell’Interno, commenta oggi su Radio 24 l’aumento (+80%) degli arrivi via mare in Italia registrato negli ultimi giorni.
“In questa ondata migratoria – spiega – ci sono gli eritrei, ma a parte loro nessun altro ricollocabile [cioè nessuno che può essere mandato in un altro Paese Ue in base agli accordi presi a Bruxelles ndr ]. Provengono tutti dell’Africa, dal Niger, dal Senegal, dal Ghana. Questo per l’Italia rischia di essere un problema da fronteggiare. Non c’è dubbio”.
“Quelli arrivati a Lampedusa stanotte avevano ferite in testa, erano stati picchiati” aggiunge però Morcone, a conferma che le rotte delle migrazioni sono un inferno per tutti, indipendentemente dalle categorie nella quale la legge e la politica vogliono dividere chi fugge dalla guerra o dalla miseria.
Novità, preoccupante, delle ultime ore sono i barconi arrivati dall’Egitto, anziché, come nella maggior parte dei casi, dalla Libia. “Sono arrivate effettivamente a Crotone due imbarcazioni salpate dall’Egitto. Capiremo nei prossimi giorni se si è trattato di casi isolati o se diventa una nuova rotta. Io mi auguro che non sia così”.
Riguardo al sistema dell’accoglienza, infine, secondo il prefetto per ora “l’equilibrio di presenze straniere a livello regionale in Italia regge. Grazie ai colleghi e all’intelligenza di chi amministra il territorio. Al di là delle polemiche elettorali, lo sforzo c’è stato. La Lombardia oggi è la prima regione per numero di migranti, poi la Sicilia. Ma anche il Veneto è salito all’8%. Tutti i territori partecipano in maniera abbastanza omogenea allo sforzo”.