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Sbarchi, quasi raddoppiati nel 2008

Rispetto alla prima metà del 2007

Roma – 17 giugno 2008 – Quello di Sicilia è noto per essere il canale della clandestinità, ma secondo l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) è da considerare la rotta dell’asilo.

In base ai dati elaborati dall’Unhcr, nel 2007 quasi 20mila persone sono approdate sulle coste italiane. Circa 35% di loro ha presentato domanda d’asilo. Complessivamente lo scorso anno in Italia sono state presentate 14mila richieste, di cui circa la metà, infatti, è stata inoltrata da persone giunte via mare.

In base a una elaborazione dei dati forniti dalla Commissione nazionale per il diritto d’asilo di persone giunte in Italia attraversando i confini marittimi, nel 2007 il tasso di riconoscimento di una qualche forma di protezione (status di rifugiato o protezione umanitaria) nei loro confronti è stato di circa 65%. Si tratta dunque del 23% di tutti gli sbarcati nell’anno scorso.

Questi dati dimostrano che almeno uno immigrato su cinque tra coloro che sbarcano sulle coste italiane fugge da una situazione di serio pericolo. In totale, nel 2007 i principali Paesi d’origine dei richiedenti asilo in Italia sono stati l’Eritrea (2.260), la Nigeria (1.336), la Serbia–Montenegro (1100), la Costa d’Avorio (982), la Somalia (757).

Il principale punto di partenza è la costa libica, in particolare il porto di Zwara, e ad oggi la meta numero uno è Lampedusa, che nel 2008 è stata protagonista del 90% degli sbarchi clandestini (del 61% nel 2007).

Nonostante il calvario da affrontare per arrivare in Libia, malgrado i sacrifici per raccogliere la somma da pagare per salire fitti fitti su imbarcazioni fatiscenti, nonostante la consapevolezza di rischiare la vita, sempre più africani decidono di tentare la fortuna. Il numero degli approdi disperati sembra moltiplicarsi. Infatti secondo le stime raccolte dall’Unhcr in base a tutte le informazioni fornite dagli organi di stampa, al 15 giugno di quest’anno sono giunti via mare circa 7.800 persone, di cui l’8,5% donne e il 7% minori. Nello stesso periodo, il 2007 registra poco più della metà, ovvero 4.300 sbarchi.

È indubbio però che il numero più consistente di arrivi si verifica durante l’estate e dunque per fare confronti sarebbe meglio attendere la fine del 2008.

Antonia Ilinova

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