Como – 19 gennaio 2015 – Il nemico, per combatterlo, devi conoscerlo. Sapere chi è e dove e come vive, indagare sul suo stato di salute, scoprire anche in che classe va suo figlio. Ci vuole una vera e propria schedatura, senza stare a sottilizzare sulla privacy.
É la linea dei consiglieri comunali Alberto Sampietro e Gabriele Pagani della lista “Guanzate Viva”, emanazione della Lega Nord in un paesino da cinquemila anime in provincia di Como. I due siedono tra i banchi dell'opposizione nell'assemblea che stasera discuterà la loro interpellanza “per la tutela dei cittadini guanzatesi”.
“A fronte di continui furti, vandali locali, il diffondersi della prostituzione in controllata e del continuo spargersi di drogati, di immigrazione clandestina e la possibile diffusione di malattie pericolose – scrivono – chiediamo a questa amministrazione all'assessore competente un rapporto il più dettagliato possibile”. Quindi, con una grammatica spesso claudicante, fanno una lista di cose da scoprire.
“Quanti immigrati regolari e irregolari – vogliono sapere – ci sono a Guanzate; Tutti i nominativi di come si chiamano (sic); Se convivono e con chi convivono; Dove abitano e in quali condizioni; Se hanno un contratto regolare d'affitto: Che lavoro fanno e se hanno un regolare contratto di lavoro; Quanti figli hanno; Se i figli vanno a scuola o all'asilo e di che classi fanno parte; Se sono in regola con il pagamento delle rette scolastiche e dell'asilo”.
E ancora, “se pagano le tasse e se si cosa pagano; Se hanno la tessera sanitaria e se sono sottoposti a visite mediche periodiche a fronte di eventuali spostamenti nel loro paese d'Origine; quando spende il comune per loro nel sociale; Quanto spende il comune per le mense scolastiche degli alunni della scuola primaria dell'asilo”.
“Oltre al rapporto – scrivono inoltre Sampietro e Pagani – chiediamo cosa fa l'amministrazione per controllare questa situazione ormai al limite della tolleranza”. E poi, per abbondare, “che siano estesi questi controlli anche per le prostitute e gli ambulanti che frequentano il nostro territorio”.
I due consiglieri, infine, giocano d'anticipo rispetto ai soliti maligni che li accuseranno (perché mai?) di xenofobia. “Attenzione siamo al limite della sopportazione e che questa richiesta non venga presa come un atto discriminatorio o altro in quanto se c'è qualcuno che sta subendo dei gravissimi torti siamo noi cittadini guanzatesi comuni e onesti che siamo abituati purtroppo a subire e a tacere”.
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