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Schengen, prorogati fino a maggio i controlli alle frontiere

Libera circolazione ancora sospesa ai confini di Germania, Austria, Danimarca, Svezia e Norvegia. La Commissione Europea: “Troppi profughi e irregolari in Grecia”

 

25 gennaio 2017 – Si allontana ancora il ritorno della libera circolazione in Europa. In Germania, Austria, Danimarca, Svezia e Norvegia continueranno i controlli ai confini per bloccare migranti irregolari e profughi che avrebbero dovuto chiedere asilo altrove. 

La Commissione Europea ha raccomandato oggi al Consiglio di autorizzare un’ulteriore proroga di tre mesi per la sospensione del trattato di Schengen in quei Paesi. I controlli alle frontiere interne dovevano finire a febbraio, invece andranno avanti almeno fino a maggio. Se la situazione intanto non sarà cambiata si potrebbe andare avanti così, di proroga in proroga, fino al 2018. 

Bruxelles giustifica la decisione di oggi con la situazione in Grecia, dove ci sarebbero ancora 60 mila tra migranti irregolari e profughi e le autorità non riescono ancora ad applicare pienamente il regolamento di Dublino, con l’identificazione e la presa in carico dei richiedenti asilo. Anche l’accordo tra Ue e Turchia, che pure ha ridotto enormemente gli sbarchi nelle isole greche, avrebbe bisogno di un’ulteriore implementazione, così come si attende ancora che entri a regime la guardia europea di costiera e di frontiera Ue, cioè la nuova Frontex. 

Secondo il primo vicepresidente della Commissione, Frans Timmermans , in questi mesi “sono stati fatti notevoli progressi verso l’abolizione dei controlli alle frontiere interne, che tuttavia devono essere ulteriormente consolidati”.  Anche per Dimitris Avramopoulos, Commissario per la Migrazione, “l’obiettivo non è ancora stato raggiunto”, di qui la necessità di “altri tre mesi controlli temporanei limitati alle frontiere interne, a condizioni rigorose e solo come extrema ratio”.

“Questi controlli – sottolinea una nota della Commissione Europea – devono essere mirati e limitati, in termini di portata, frequenza, ubicazione e tempi, a quanto strettamente necessario”. Ecco dove verranno fatti: 

in Austria alla frontiera terrestre con l’Ungheria e alla frontiera terrestre con la Slovenia;

in Germania alla frontiera terrestre tra Germania e Austria;

in Danimarca nei porti danesi da cui partono i collegamenti effettuati con traghetti con la Germania e alla frontiera terrestre tra Danimarca e Germania;

in Svezia nei porti svedesi nella regione meridionale e occidentale di polizia e al ponte di Öresund;

in Norvegia nei porti norvegesi da cui partono i collegamenti effettuati con traghetti con la Danimarca, la Germania e la Svezia.

 

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