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Schengen. Tusk: “No a limiti con la scusa degli immigrati”

Il premier polacco alla guida del Consiglio Ue: “Contrario a ogni tipo di barriera. Quello che ha fatto al Danimarca è pericoloso”

Bruxelles – 7 luglio 2011 – No alle limitazioni della libera circolazione garantita da Schengen, e attenzione a che l’Ue non mandi segnali sbagliati come invece ha fatto la Danimarca con la decisione di ripristinare i controlli alle frontiere con la scusa della lotta all’immigrazione e alla criminalità.

E’ il messaggio lanciato ieri all’Europarlamento a Strasburgo dal premier polacco Donald Tusk, alla guida del Consiglio Ue per il prossimo semestre.

“Sono contrario a ogni tipo di barriera alla libera circolazione interna sotto il pretesto di difendersi dall’immigrazione”, ha affermato Tusk senza mezzi termini, proseguendo con un attacco al governo di Copenhagen. “Quel che ha fatto la Danimarca potrebbe essere preoccupante per tutti coloro che possono ora pensare che la libera circolazione possa essere ulteriormente limitata”, ha continuato il premier polacco nel corso della presentazione del programma della presidenza polacca dell’Ue.

Anche se il premier danese Lars Lokke Rasmussen ha assicurato a Bruxelles e ai 27 che i controlli alle frontiere entrati in vigore ieri non intendono violare nessuna delle norme Ue, secondo il premier polacco “c’e’ chi pensa che l’Unione europea sia una maledizione, e quindi non dovremmo mandare i segnali sbagliati”, come invece ha fatto la Danimarca con la sua decisione.

Il presidente della Commissione Ue Jose’ Manuel Barroso, che gia’ a maggio aveva espresso la sua “grave preoccupazione” al governo danese, ha quindi assicurato nel corso del dibattito in Aula che l’esecutivo Ue, in quanto guardiano dei Trattati, “fara’ di tutto per garantirne il rispetto in tutta Europa”.

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