In maggioranza rumeni e al Centro-Nord, record in Emilia-Romagna. Secondo il Miur, nel 2011 saranno un milione
Roma – 15 luglio 2008 – Cresce il numero di alunni stranieri nelle scuole italiane: in base all’ultima pubblicazione del servizio statistico del Ministero dell’università e della ricerca (Miur), in un solo anno scolastico sono aumentati di 70mila unità. In quello appena conclusosi hanno superato quota 574mila sfiorando quasi il 6,5% del totale della popolazione scolastica.
Il Miur ha messo in evidenza anche la cosiddetta ‘seconda generazione’, ovvero i nati in Italia da famiglie non italiane: ad oggi sono 200mila e costituiscono il 35% degli alunni stranieri, corrispondenti al 2,2% di tutti gli studenti.
I bambini con cittadinanza non italiana sono maggiormente iscritti nella scuola dell’obbligo (6,7%), mentre è più contenuta la loro incidenza nella scuola secondaria di secondo grado (4,3%). Lo scorso anno il numero di alunni stranieri entrati per la prima volta nel sistema scolastico italiano sono stati poco più di 46 mila, corrispondenti all’8% dei ‘non italiani’.
La nazionalità maggiormente rappresentata è quella rumena, con 92.734 alunni pari al 16,15 % del totale degli iscritti stranieri. Negli altri anni il primato apparteneva invece all’Albania (85.195 pari al 14,84%). L’aumento di iscritti rumeni è molto probabilmente conseguenza dell’ingresso della Romania nell’Ue.
Nell’ambito della scuola superiore gli stranieri rappresentano l’8,7% degli studenti iscritti negli istituti professionali, mentre in quelli tecnici raggiungono il 4,8. Decisamente più bassa la presenza di stranieri iscritti nei licei (sia scientifici che classici), dove la presenza è rispettivamente dell’1,9% e dell’1,4%. A livello regionale il numero di alunni stranieri è particolarmente significativa in Emilia Romagna – dove si raggiunge il record del 12% -, seguita da Lombardia, Umbria e Veneto – dove gli stranieri costituiscono oltre il 10% della popolazione scolastica regionale.
Per quanto riguarda invece l’ambito territoriale, l’incidenza maggiore è nel Centro-Nord, mentre nel Meridione varia tra l’1,3 e il 2,3% ad eccezione dell’Abruzzo dove costituisce il 5%. Percentuali probabilmente destinate a lievitare: per i tecnici di viale Trastevere, nel 2011 gli studenti stranieri dovrebbero diventare un milione.
A.I.