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Seconde generazioni. Bersani: “Vergognoso che non siano italiani”

Il leader del Pd firma le proposte di legge della campagna “L’Italia sono anch’io”. Prevedono una riforma della legge sulla cittadinanza e il diritto di voto amministrativo per gli immigrati

 

Roma – 22 settembre 2011 – “E’ una vergogna che ci siano 50 mila bambini che ogni anno nascono o arrivano in Italia, che frequentano le nostre scuole, che si ritrovano poi a 18 anni senza sapere se sono italiani o sono immigrati: bisogna che noi diciamo loro che sono italiani”.

Lo ha detto oggi il segretario del Pd Pierluigi Bersani, dopo aver firmato al gazebo di piazza del Pantheon a Roma due proposte di legge di iniziativa popolare per la riforma della cittadinanza e il diritto di voto alle elezioni amministrative per gli immigrati.

Per Bersani, “occorre comprendere che un processo di integrazione in una societa’ civile e moderna puo’ avvenire solo attraverso l’acquisizione di diritti e di doveri, di responsabilita’ e di partecipazione alla vita civica e alla vita politica”. In tal senso, sottolinea il segretario del Partito democratico, “siamo a distanza stellare dall’Europa. Dobbiamo andare nella direzione di una riconsiderazione generale su questi punti del nostro sistema normativo, a cominciare dalla legge Bossi-Fini, che ha provocato un sacco di guai e non ha risolto niente”.

Quanto alla recente rivolta degli immigrati tunisini nel centro di permanenza a Lampedusa, Bersani commenta: “rivedendo quelle scene, immaginando che gireranno tutto il mondo e pensando anche a come verranno percepite fuori dal nostro paese, io mi sento male. Un grande paese come l’Italia non puo’ arrivare fino a questo punto”.

Le proposte di legge firmate da Bersani sono state lanciate da diciannove associazioni nell’ambito della campagna “L’Italia sono anch’io”. Oggi al gazebo in piazza del Pantheon sono attesi per la firma anche Fausto Bertinotti, presidente Fondazione Camera dei Deputati, l’autore e attore Ascanio Celestini, il sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio, il segretario nazionale di Rifondazione Comunista Paolo Ferrero, lo scrittore Marco Lodolil, lo scrittore e sceneggiatore Claudio Piersanti, il presidente del settore giovanile Federcalcio, Gianni Rivera e il regista Andrea Segre.

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