Roma – 12 novembre 2012 – Sabato pomeriggio, al Teatro Era di Pontedera, in provincia di Pisa, si stava svolgendo una cerimonia per il conferimento della cittadinanza italiana onoraria a circa seicento figli di immigrati. Un gesto simbolico deciso dall’amministrazione comunale anche per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di una riforma della legge sulla cittadinanza.
A rovinare la festa dei bambini, delle loro famgilie e dei promotori dell’iniziativa sono arrivati però una decina di militanti di Forza Nuova, il movimento di estrema destra che nel suo programma propone ”l’unica soluzione per la sopravvivenza del nostro popolo: il rimpatrio, umano certo, ma rapido e totale, di tutti gli extraeuropei, legali e illegali, islamici e non, integralisti e moderati”. Il gruppo ha gridato slogan contro l’immigrazione e lanciato volantini, prima di essere allontanato dalla sicurezza tra i fischi dei presenti.
Forza Nuova, in una nota diffusa dopo il blitz, parla di una protesta ”assolutamente platonica [tra i volantini distribuiti ce n’era uno con una frase di Platone contro la concessione di diritti agli stranieri n.d.r. ] e non violenta”, non diretta contro gli immigrati ”e men che meno contro dei bambini”, ma contro una ”classe politica che sta portando l’Italia alla rovina sociale”. Poi rigetta ”le accuse strumentali di xenofobia da avversari che vivono di odio per il nostro movimento”.
”L’abolizione dello ius sanguinis e’ veramente la priorita’ per il popolo italiano?” chiede il movimento di estrema destra. E accusa i promotori dell’iniziativa: ”Con cerimonie come quella di Pontedera avrete forse guadagnato voti di futuri votanti ma avete anche ingannato gli stranieri con false aspettative”.
Il sindaco di Pontedera, Simone Millozzi, ha condannato la protesta di Forza Nuova, parlando di atteggiamento ”fascista e squadrista dei contestatori all’iniziativa del Comune”. E stamattina ha scritto sulla sua pagina Facebook: ”sto recandomi presso il commissariato di P.S. a sporgere denuncia nei confronti di Forza Nuova e dei suoi militant”.
”Manifestare in forma violenta la propria chiusura di fronte ad una societa’ che cambia, e farlo coinvolgendo i bambini, e’ semplicemente vergognoso. Sono segnali che non vanno in alcun modo sottovalutati, e ai quali le istituzioni devono saper rispondere con determinazione, coraggio e tempestività” commenta Graziano Delrio, sindaco di Reggio Emilia, presidente dell’Anci e portavoce della campagna l’Italia sono Anch’io.
”La miglior risposta possibile a fatti di questo genere – sottolinea Delrio – e’ l’immediata approvazione della modifica della legge che regolamenta l’acquisto della cittadinanza italiana, da troppo tempo oramai ferma in Parlamento. E’ questo il modo giusto per togliere qualsiasi alibi a chi ritiene, riesumando metodi di chiaro stampo squadrista, di poter fermare il cambiamento”.