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Seconde generazioni: “Inaccettabili le classi separate”

Rete G2: "Quella mozione ci ghettizza. Vogliamo essere considerati italiani"

Roma  – 16 ottobre 2008 – Nelle polemiche sulla mozione leghista approvata alla Camera che impegna il governo a prevedere classi di inserimento per gli alunni stranieri, fanno sentire la loro voce anche i diretti interessati.

“Noi figli d’immigrati cresciuti in questo Paese, dove siamo nati o arrivati da piccoli al seguito dei nostri genitori, e del quale ci sentiamo parte, riteniamo inaccettabile e discriminatoria l’ipotesi di questa iniziativa. Le politiche scolastiche finora adottate nei confronti di bambini di origine straniera non necessitano di revisioni che viaggiano in direzione opposta agli interessi e ai diritti dei figli d’immigrati, ancor più se minori” si legge in un comunicato della Rete G2, che riunisce giovani figli di immigrati in Italia.

“Ci indigna constatare- sottolineano questi nuovi italiani –  che quando si prende coscienza dell’esistenza delle seconde generazioni nelle scuole italiane lo si fa approvando una mozione che di fatto le separa dai loro coetanei ghettizzandoli in classi speciali. L’inclusione per le seconde generazioni parte dalla consapevolezza di essere stranieri solo per la legge sulla cittadinanza e per chi intende promuovere la nostra estraneità all’Italia”.

“Come rappresentanti di tante seconde generazioni nate in Italia, o venute da piccole, – conclude G2 – chiediamo una seria riflessione politico/culturale sui figli d’immigrati che tenga conto delle nostre reali esigenze, ossia quelle di essere considerati italiani a tutti gli effetti, senza alcun tipo di discriminazione o di differenziazione strumentale a legittimarci stranieri”.

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