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Seconde generazioni: “Noi, italiani col foglio di via”

Oussaifi (Anolf): "Non siamo immigrati. Introdurre lo ius soli nella riforma della cittadinanza"

Roma – 25 maggio 2010 -“Non siamo immigrati, non veniamo da un altro paese, non abbiamo attraversato frontiere, siamo qui dall’inizio della nostra vita”. Così l’Anolf Giovani, associazione della CISL che si batte per i diritti delle seconde generazioni.

“Facciamo appello alla classe politica ed a tutti i parlamentari di riconoscere il diritto di jus soli anche se temperato a tutti quei figli di immigrati nati o cresciuti in Italia” dice il responsabile nazionale Maruan Oussaifi Responsabile Nazionale.“Ci auguriamo che la Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati – continua – corregga il testo unificato redatto dalla relatrice On.le Bertolini (PDL), affinché tutte le seconde generazioni si sentano a tutti gli effetti italiani e partecipino con pari dignità e uguali diritti alla crescita della società”.

Il testo della Bertolini non fa concessioni alle seconde generazioni. Prevede infatti che per chiedere la cittadinanza i figli degli immigrati debbano risiedere  legalmente in Italia senza interruzione fino alla maggiore età e (questa è una novità)  frequentare con profitto tutta la scuola dell’obbligo, poi avrebbero un anno di tempo per scegliere di diventare italiani.

“Basta ai giovani italiani con il foglio di via” conclude Oussaifi, spiegando. Questo, aggiunge, “è il desiderio di decine di migliaia di giovani che aspettano la nuova riforma della cittadinanza”.

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