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Sei mesi nei Cie. Maroni: “Pronti alla fiducia”

Il ministro dell’Interno minaccia di blindare il ddl sicurezza per far passare la proposta del governo. “Costruiremo 10 nuovi centri” Roma – 28 aprile 2009 – O i deputati di Pdl e Lega trovano un accordo sul prolungamento a sei mesi del tempo di permanenza nei centri d’espulsione o il governo blinderà il ddl sicurezza con il voto di fiducia. È l’aut aut del ministro dell’Interno Roberto Maroni, a  Varsavia per un vertice italo-polacco.

"Se ho la garanzia che il ddl passi con i voti della maggioranza, bene. Altrimenti chiederò che sia messa la fiducia. L’ho chiesto formalmente a Berlusconi, mi è stato detto di non fare polemiche, voglio evitare la regola del ‘non c’è due senza tre’" ha spiegato il ministro dell’Interno, riferendosi alla duplice bocciatura rimediata alla Camera e al Senato dalla norma sui Cie, affossata anche dai franchi tiratori della maggioranza.

"Quindi o c’è l’accordo pieno, oppure vado in Aula con la certezza della fiducia. Berlusconi si è detto d’accordo" ha ribadito Maroni. Oggi Maurizio Gasparri e Roberto Cota, capigruppo di Pdl e Lega alla Camera, hanno detto che l’accordo per il prolungamento  a sei mesi è stato raggiunto, ma non è chiaro se questo basterà a  rassicurare il ministro dell’Interno.

Il titolare del Viminale ha annunciato anche che sono già state individuate le aree per costruire 10 nuovi Cie in altrettante Regioni, aree "lontane da vicine ad aeroporti militare e lontane dai centri abitati". Presto, "in accordo con le Regioni", inizierà al costruzione delle strutture: "Serviranno 4-6 mesi. Quindi entro fine anno potranno essere pronte".

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