Il VIDEO girato nella metropolitana di Milano, Atm apre indagine interna. Se il passeggero fosse stato un milanese doc, avrebbe ricevuto lo stesso trattamento?
Milano – 19 luglio 2016 – “Sei una merda”. “Capisci”? “Hai capito che sei una merda”? “Fai schifo”. Insulti ripetuti più volte da un controllore dell’ Atm a un immigrato che era entrato nella metro senza biglietto.
È successo qualche giorno fa sulla linea Gialla, alla fermata Brenta. Un altro passeggero riprende tutta la scena col telefonino. Prova timidamente a intervenire: “Però basta insultarlo, tanto non cambia niente…”, il controllore taglia corto: “Tanto è una merda e merda rimane”. Chi ha girato le immagini le ha poi postate su Facebook, dove ai commenti indignati per il comportamento del controllore si alternano gli insulti razzisti contro al sua vittima: “Scimmia” (continua dopo il video)
Quel video è la cronaca di un’aggressione, di un esercizio di violenza non solo verbale. E viene da chiedersi a quanti non immigrati sia mai successo di essere trattati allo stesso modo per non aver pagato il biglietto. Quello stesso controllore avrebbe chiamato “merda” anche un milanese bianco? O si sarebbe limitato, come suo dovere, a fargli una contravvenzione?
L’Atm ha avviato un’indagine interna che presumibilmente porterà a un procedimento disciplinare, anche se annuncia in una nota “di voler prima per ricostruire l’esatta dinamica dell’intera vicenda, compresa la parte precedente al diverbio poi messo in rete”. Ma “certamente il linguaggio e le modalità utilizzate dal dipendente non rientrano nel codice di comportamento che l’Azienda richiede al proprio personale”.