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Sempre più matrimoni stranieri in Italia

La maggior parte sono unioni miste. Gli ultimi dati dell’Istat

Roma – 8 aprile 2010 – Aumentano in Italia le coppie in  cui almeno uno dei due sposi e’ di cittadinanza straniera: 36.918  matrimoni nel 2008, il 15 per cento di tutte le celebrazioni, contro il 4,8 per cento  registrato nel 1995. I matrimoni misti rappresentano la parte più consistente dei matrimoni con almeno uno sposo straniero, con una  quota del 66,5 per cento di questa tipologia di nozze, per oltre  24mila celebrazioni nel 2008.

E’  quanto emerge dalla rilevazione presentata oggi dall’Istat sui matrimoni celebrati in  Italia, basata sui registri di Stato civile comunali, aggiornati al  2008.

La frequenza dei matrimoni con almeno uno sposo straniero e’  più elevata nelle aree in cui è più stabile e radicato  l’insediamento delle comunità straniere, pertanto sono più diffusi  al Nord e al Centro dove superano il 20 per cento delle unioni  (rispettivamente 13,4 per cento e 12,2 per cento nel caso dei  matrimoni misti). Al Sud e nelle Isole, al contrario, i matrimoni con  almeno uno sposo straniero sono l’8,1 per cento e il 6,2 per cento del totale delle unioni (rispettivamente 4,0 per cento e 3,5 per cento nel caso dei matrimoni misti).

Nelle coppie miste, la tipologia più frequente e’ quella in cui lo sposo e’ italiano e la sposa e’ straniera (7,4 per cento matrimoni  a livello medio nazionale, per un totale di 18.240 nozze celebrate nel 2008, con punte del 9,9 per cento al Nord e 9,2 per cento al Centro).  Le donne italiane che scelgono un partner straniero sono molto meno  numerose (6.308, nel 2008, il 2,6 per cento del totale delle spose).  

Uomini e donne mostrano una diversa propensione a  contrarre matrimonio con un cittadino straniero non solo in termini di frequenza, ma anche per quanto riguarda alcune importanti  caratteristiche degli sposi, come la cittadinanza.  Gli uomini  italiani che sposano una cittadina straniera scelgono nel 13,7 per  cento dei casi una cittadina rumena, nel 10,6 per cento un’ucraina e  nel 9,6 per cento una brasiliana. Le donne italiane che sposano un  cittadino straniero, invece, scelgono più spesso uomini di origine  nordafricana, per lo piu’ provenienti dal Marocco (22,2 per cento),  dalla Tunisia (7,6 per cento) o dall’Egitto (6,1 per cento), o  cittadini albanesi (9 per cento).     

I casi in cui entrambi gli sposi sono stranieri costituiscono  ancora una minoranza (il 5 per cento dei matrimoni totali) e si  dimezzano (circa 6 mila matrimoni, il 2,6 per cento del totale delle  celebrazioni del 2008) se si considerano solo quelli in cui almeno uno dei due sposi e’ residente in Italia. Il nostro Paese esercita,  infatti, un’attrazione per numerosi cittadini provenienti soprattutto  da paesi a sviluppo avanzato che lo scelgono come luogo di  celebrazione delle nozze.

I cittadini stranieri residenti hanno una  diversa propensione a sposarsi in Italia. I più diffusi sono i matrimoni tra rumeni (1.202 matrimoni nel  2008, pari al 18,4 per cento del totale dei matrimoni tra sposi  stranieri residenti in Italia), seguiti dai cinesi (833 matrimoni, il  12,7 per cento). All’opposto alcune comunità immigrate, altrettanto  numerose, si sposano in Italia molto meno di frequente, come ad  esempio nel caso dei cittadini marocchini o albanesi.

Scarica i dati dell’Istat

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