Approvata mozione sui flussi migratori. Pdl e Lega: "Nuovi Ingressi per lavoro solo se c’è richiesta"
Roma – 3 marzo 2010 – Il Senato ha approvato ieri all’unanimità una mozione bipartisan sui flussi migratori presentata dalla Commissione Affari Esteri.
Questa impegna il governo a “cooperare con gli altri Paesi dell’Unione europea per un governo europeo dei fenomeni migratori, affiancato da un nuovo modello di governance, che coinvolga tanto i Paesi di origine, quanto quelli di destinazione dei flussi migratori, promuovendo intese e forme comuni di disciplina. E ad “utilizzare a pieno gli strumenti della cooperazione allo sviluppo con i Paesi di origine e di transito, nella prospettiva di una più efficace partnership che favorisca le sinergie tra le migrazioni e lo sviluppo”.
È stata poi approvata una mozione della Lega, che impegna il governo a “monitorare il rapporto tra l’immigrazione ed il lavoro”. Questo per “evitare che, nell’attuale congiuntura di crisi economica, siano adottate politiche di gestione dei flussi di ingresso che non corrispondano alle effettive esigenze del mercato e che siano adottati provvedimenti di regolarizzazione degli stranieri irregolari che, oltre a non corrispondere alle medesime esigenze, sono vietate dal citato Patto europeo per l’immigrazione e l’asilo”.
Sì anche a una mozione del Popolo delle Libertà che pure insiste sul controllo degli ingressi. Il governo, chiede il Pd, dovrebbe infatti “operare un costante controllo del rapporto tra immigrazione e lavoro, verificando che sia sempre inscindibile il rapporto tra il numero degli ingressi e il numero dei contratti di lavoro stipulati e che tutti i procedimenti di regolarizzazione siano sempre rapportati a questa valutazione”.
Sono state invece respinte tre distinte mozioni presentate dall’opposizione. Tra le altre cose, chiedevano la sperimentazione di nuove forme di ingresso legale in Italia, anche attraverso uno sponsor, lo stop ai respingimenti e l’abolizione del reato di immigrazione clandestina.