Roma -19 maggio 2014 – Il servizio civile aperto anche ai giovani stranieri? Potrebbe diventare un canale privilegiato verso la cittadinanza.
È la proposta di Ilaria Bugetti, sindaco di Cantagallo e delegata Anci al Servizio civile, che chiede l'apertura di un tavolo col governo e con i soggetti del Terzo settore per verificarne la praticabilità. Intanto, promuove le linee guida sulla riforma del terzo settore, in particolare quelle che prevedono un “servizio civile universale”.
“Il fatto che si pensi di far partire 100mila ragazzi offrendo loro crediti e benefit formativi sia nel mondo del lavoro, sia in quello dell'istruzione e universitario, si tradurrebbe in opportunità importanti per i giovani”. spiega in un’intervista rilasciata sabato scorso al quotidiano L’Avvenire. “Credo inoltre che si possa sfruttare il Servizio civile europeo prevedendo accordi di cooperazione e scambio con i Paesi Ue che vi aderiscono"
"Se per i nostri ragazzi – aggiunge – può valere il discorso dei crediti, per i giovani immigrati si potrebbe pensare a una valorizzazione della loro esperienza anche attraverso una sorta di 'via privilegiata' per arrivare alla cittadinanza; una sorta di punteggio che potrebbe sommarsi allo 'ius soli'".
“Naturalmente – sottolinea la delegata Anci – il Servizio Civile non può trasformarsi in uno sportello per chiedere la cittadinanza. Certo, i rischi ci sarebbero ma i criteri di selezione per i nostri ragazzi varrebbero anche per gli stranieri. Insomma, se uno è delinquente è delinquente. Ma tantissimi ragazzi immigrati sono ben istruiti e spesso sfruttati. Il Servizio civile potrebbe valorizzare le loro capacità, come avviene in Germania e in Francia".