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Servizio Civile. Padova apre ai figli di immigrati

Il Consiglio Comunale ha approvata la mozione proposta dalla Commissione per gli stranieri per attivare un progetto sperimentale. "Creare occasioni per chi vuole dedicare tempo ia iniziative di pubblica utilità"

Roma – 6 novembre 2013 – Martedì scorso il Consiglio Comunale di Padova ha approvato la mozione: Servizio Civile Comunale per i ragazzi di seconda generazione proposto dalla Commissione per la Rappresentanza delle Cittadine e dei Cittadini Stranieri a Padova.

“La mozione che la Commissione ha proposto al consiglio Comunale è il frutto di un lavoro di sinergia e di collaborazione – spiega Egi Cenolli, Presidente Commissione per la Rappresentanza delle Cittadine e dei Cittadini Stranieri a Padova – tra noi consiglieri stranieri e il Gruppo_Rocc (Rete oltre i confini della cittadinanza), figli di immigrati nati o cresciuti in Italia, con o senza cittadinanza, che lavorano o studiano nella nostra città. Quando la Commissione si è presentata alla Rete ci hanno mosso alcune osservazioni e critiche tra cui il limite di accesso al bando del servizio civile. Alla luce dei fatti nazionali e quelli regionali, per cui il bando era limitato ai soli cittadini italiani, abbiamo deciso di scrivere questa mozione in cui si chiede:

l’impegno del Sindaco e della Giunta Comunale di Padova di attivare un progetto sperimentale di volontariato civile locale per giovani nati o cresciuti in Italia privi di cittadinanza italiana, anche nelle modalità di tirocinio formativo nei servizi per l’immigrazione, come attività finalizzata a creare occasione per giovani stranieri interessati a dedicare parte del loro tempo in iniziative di pubblica utilità, con percorsi di conoscenza dei servizi e delle politiche della città di Padova.

“Ci sono voluti sei mesi prima di poter discutere la mozione in Consiglio Comunale – afferma Egi Cenolli – Depositata a maggio, soltanto ieri siamo riusciti a farla approvare, con 21 voti favorevoli e 1 astenuto”.

“Ora il nostro impegno, assieme ai ragazzi del Gruppo_Rocc, sarà quello di aprire un bando che permetta ai giovani figli di immigrati di dare il loro contributo alla città e allo stesso tempo fare esperienze concrete di solidarietà e di educazione alla cittadinanza attiva”.

“Questa mozione non è solo una forma di riscatto da parte dei ragazzi di seconda generazione di Padova, ma è anche una riconoscenza della facoltà che il Comune può esercitare attivando forme d’integrazione in ambiti di competenza trasversali tra i vari livelli di Governo – conclude la Presidentessa Cenolli – ben sapendo che gli enti locali possono nell’ambito della propria potestà incidere sull’esercizio dei diritti fondamentali, di cui il diritto di partecipazione e di solidarietà”.

Samia Oursana
Italianipiu.it

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