Via libera da Palazzo Madama alla riforma del terzo settore. Saranno ammessi ragazzi e ragazze “regolarmente soggiornanti”
Roma – 31 marzo 2016 – Ci siamo quasi: il nuovo Servizio Civile sarà aperto anche ai ragazzi stranieri che vivono in Italia, seconde generazioni comprese.
Ieri l’Aula del Senato ha approvato la Riforma del Terzo Settore, che ora passa alla Camera, dove dovrebbe avere senza sorprese il via libera definitivo. Si tratta di una legge delega, quindi dà al governo il compito di definire per decreto i dettagli, ma indica i paletti all’interno del quale il governo si dovrà muovere.
Tra le altre cose, la riforma istituirà il Servizio Civile Universale, finalizzato “alla difesa non armata della patria e alla promozione dei valori fondativi della Repubblica”. E dice che saranno ammessi “giovani italiani e stranieri regolarmente soggiornanti di età compresa tra 18 e 28 anni”, con procedure “improntate a princìpi di semplificazione, trasparenza e non discriminazione”.
La riforma in realtà non fa altro che recepire le sentenze dei tribunali che, di fronte ai ricorsi antidiscriminazione presentati da giovani stranieri, hanno più volte ordinato di non riservare solo agli italiani i posti del Servizio Civile. Infine, lo scorso giugno, la Corte Costituzionale ha cancellato per incostituzionalità il requisito della cittadinanza tricolore.
Gli ultimi bandi per i Servizio Civile Nazionale si sono già adeguati, ammettendo i ragazzi stranieri. Il nuovo Servizio Civile Universale partirà col piede giusto.
EP