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SI SCALDAVANO CON STUFA,ESALAZIONI UCCIDONO 4 IMMIGRATI/ANSA A FIRENZE INTOSSICATA FAMIGLIA MAROCCHI

(ANSA) – PAULLO (PIACENZA), 28 GEN – Volevano difendersi in maniera più efficace dal freddo, ma quell’accorgimento, chiudere con un cartone lo sfiatatoio della caldaia, è stato loro fatale. Quattro indiani sono morti nella notte per le esalazioni di ossido di carbonio sprigionatesi da una stufa a Paullo, frazione di Fiorenzuola d’Arda (Piacenza). E sempre il freddo sarebbe la probabile causa del decesso di un extracomunitario, senza casa né documenti, di probabile origine maghrebina, trovato morto dai carabinieri sotto un ponte a Firenze. Un metodo un po’ troppo artigianale per cercare di vincere il freddo ha infine intossicato una famiglia marocchina, sempre a Firenze. I quattro indiani sarebbero morti a causa delle esalazioni di ossido di carbonio prodotte dalla stufa a gas con la quale hanno scaldato la stanza in cui ieri sera avevano mangiato assieme e dove avevano deciso di passare la notte. Secondo i primi rilievi di carabinieri e vigili del fuoco, fatale sarebbe stata un’ imprudenza: avrebbero otturato, per far fronte al freddo, lo sfiatatoio che avrebbe dovuto garantire l’ossigenazione del locale. E per eliminare altre infiltrazioni di freddo avevano anche rinforzato con dei cartoni le finestre della casa. L’allarme è stato dato in mattinata dal datore di lavoro di una delle quattro vittime, Singh Udham, 40 anni, cittadino indiano da tre mesi in Italia, in regola con le norme sul soggiorno e sul lavoro e impiegato come mungitore in un’azienda zootecnica di Paullo, paese che si trova a metà strada tra Piacenza e Parma. L’uomo avrebbe dovuto cominciare a lavorare alle tre e la sua assenza ha allarmato il produttore di latte che ha chiamato i carabinieri di Fiorenzuola. E’ toccata a loro la macabra scoperta: nell’appartamento dell’indiano, poco distante dalla stalla, c’ erano i quattro corpi ormai privi di vita, soffocati da un’aria irrespirabile. Le altre tre vittime sono Singh Paramyit, 36 anni, Singh Puram, 42 e Kishan Bal, 33, tutti cittadini indiani residenti fra Fiorenzuola e Cortemaggiore, nel piacentino. I quattro potrebbero essere morti nel sonno, dopo che avevano trascorso la serata insieme: sul tavolo dell’appartamento sono state infatti trovate anche una bottiglia di vino e una di whisky, semivuote. Sarà invece l’autopsia a chiarire le cause che hanno provocato la morte del senzacasa maghrebino morto a Firenze. Come rifugio aveva scelto il greto del torrente Mugnone. Lì, tra l’ erba della sponda, teneva alla rinfusa, dentro sacchetti di plastica, i suoi pochi indumenti. Con l’arrivo del freddo si era rifugiato sotto l’arcata del ponte che attraversa il corso d’acqua. E’ qui che è stato trovato stamani senza vita. Il corpo era rotolato a terra dal materasso che l’ uomo aveva sistemato su una massicciata improvvisata di sassi per isolarsi dall’ umidità. Una famiglia marocchina, padre, madre e i tre figli di 19, 14 e 10 anni, è rimasta invece intossicata dal monossido di carbonio, alla periferia di Firenze. Per vincere il freddo stavano usando come braciere una padella di alluminio con dentro del carbone. Dopo che i vicini hanno dato l’allarme, sono stati trovati distesi a terra, semicoscienti per le esalazioni. (ANSA).

(28 gennaio 2007)

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