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NESSUN POLITICO INTERVENUTO ALLA CONVENTION
Palermo, 7 ott. – (Adnkronos) – Il primo a salire sul palco e’
Nabil, un giovane immigrato tunisino che, molto emozionato e con la
voce tremante, ringrazia Rosario Crocetta per averlo aiutato dopo il
suo arrivo in Italia. “Gli saro’ per sempre grato”, dice con un soffio
di voce. Poi tocca a Monia, una hostess tunisina, che da anni vive in
Sicilia. Un altro ‘endorsement’ per l’eurodeputato Pd. Alla convention
elettorale di Rosario Crocetta, candidato alla Presidenza della Regine
siciliana, al Politeama di Palermo, non ci sono pilitici sul palco ma
solo gente comune.
I primi sono due immigrati tunisini. Poi tocca a un docente di
economia, Maurizio Caserta e ancora un imprenditore, Salvatore
Martorana. Ma c’e’ anche spazio per il volontariato, rappresentato da
Giuseppe Mattina. Infine c’e’ anche la giornalista Adele Cambria, una
delle prime giornaliste donne in Italia. Ha invitato Crocetta, che
conosce da molti anni, a “non fare mai il politico”. A chiudere la
convention, in un teatro affollato, e’ il candidato Crocetta che
esordisce dicendo: “oggi sono felice perche’ e’ il mio onomastico”.
“Lo hanno detto sia Adele Cambria che Caserta che oggi viviamo un
momento di forte crisi”.
Poi Crocetta ha parlato dell’Europa, da Hollande
alla Merkel. “Un’Europa che mostra con due modi diversi di vedere le
cose e il futuro economico di bon capire quale sia la strada da
tracciare”. Non riusparmia nessuno quando sostiene: “c’e’ una parte
della borghesia siciliana che pensa di alimentare clientele e che lo
fa senza badare alle alleanze, che sono discutibili e rischiose”. E ha
raccontato un aneddoto: “l’altro giorno e’ venuto da me un signore che
mi ha detto: ‘io ti voto ma mi devi fare direttore di quell’ente’ e io
ho risposto: ‘guarda che quello e’ uno degli enti che voglio abolire.
Al massimo ti posso dare una consulenza gratuita”.
Poi ribadisce che “e’ importante il rigore ma senza fare
macelleria sociale” e propone “delle clausole per l’assunzione dei
precari”. Ha poi gridato che “questa e’ la terra di Falcone e
Borsellino, basta con gli attacchi razzisti. Questa non e’ una terra
irredimibile, non siamo la terra di ogni male” e sottolinea che lo
“Statuto siciliano e’ stato utilizzato dalla mafia ma adesso deve
essere utilizzato dall’antimafia”.
In platea numerosi big del centrosinistra siciliano: dal
segretario regionale Pd Giuseppe Lupo al segretario Udc siciliano
Gianpiero D’Alia. Come Antonello Cracolici e Giuseppe Lumia del Pd,
l’ex ministro Salvatore Cardinale con la figlia Daniela, deputata Pd,
il socialista Turi Lombardo, Nuccio Cusumano oggi Api, l’ex ministro
Carlo Vizzini, il senatore Costantino Garraffa.
(Ter/Ct/Adnkronos)