Roma, 4 mar. – (Adnkronos) – "C’e’ un sentiero stretto dentro
cui si muovono le citta’, Roma in particolare, che vede da un lato il
problema della sicurezza, e quindi le paure, e dall’altro la
necessita’ di seguire una strada equilibrata, evitando atteggiamenti
xenofobi e intolleranti. Dobbiamo dare una speranza agli immigrati
senza dare la sensazione alle periferie che questo e’ un atteggiamento
da salotto radicale". Lo ha detto sindaco di Roma Gianni Alemanno in
un’intervista a ‘Famiglia Cristiana’, in edicola questa settimana, in
vista della visita che Benedetto XVI compira’ in Campidoglio lunedi’
prossimo.
Riguardo ai campi nomadi, il sindaco ha aggiunto: "Nessuno
chiudera’ quei campi alle 10 di sera. Anche qui il sentiero e’
stretto: regole e rispetto, legalita’ e sicurezza. Intanto, i campi
debbono essere vivibili, perche’ vivere in quel modo non si puo’.
Agiremo in modo anche qui equilibrato, in piena collaborazione con le
rappresentanze dei nomadi. Noi aiutiamo loro, ma loro debbono aiutare
a isolare coloro che delinquono".
Alemanno ha sottolineato che la visita del Pontefice e’ stata
intitolata "Roma citta’ della vita, Roma citta’ della solidarieta’"
spiegando di intendere: "la vita nel senso piu’ alto, e mi riferisco
anche alle ultime vicende che hanno fatto discutere, ma lungi da noi
immettere polemiche in questa visita. Parlo di confrontarsi con il
valore della vita come premessa per affrontare quel grande tema che e’
l’integrazione". "Rispettare la vita – ha aggiunto – significa
rispettare la vita dell’immigrato, ma anche l’immigrato deve, a sua
volta, rispettare questi stessi valori. L’immigrato non deve
confondere questo nostro rispetto come un cedimento a culture che non
hanno questa visione di rispetto della persona umana. Pensiamo alle
violenze sessuali che si legano a culture di sopraffazione della
donna, pensiamo agli atteggiamenti fondamentalisti".
(Rre/Col/Adnkronos)
04-MAR-09 18:26