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SICUREZZA: CHIAMPARINO, SE POLITICA ANTICLANDESTINI TUTTA QUI SIAMO MESSI MALE

Roma, 26 apr. – (Adnkronos) – ”Non sono i sei mesi che fanno la differenza. Se questo e’il penso della politica di contrasto dell’immigrazione clandestina del ministro Maroni siamo messi male”. Lo sottolinea in un’intervista a ”Repubblica” il sindaco di Torino Sergio Chiamparino, che e’ contro la chiusura degli ex Cpt ma che sull’estensione a sei mesi della permanenza degli immigrati nei Cei per l’identificazione ha le idee chiare: ”Non serve”.

”Sul problema siamo tutti d’accordo -dice commentando l’ipotesi dei mille e piu’ immigrati che fra pochi giorni potrebbero uscire dai centri- ma la soluzione proposta dal ministro non serve. E’ un pannicello caldo, una misura d’emergenza con un gusto anche un po’ elettorale. C’e’ una questione costituzionale su cui non voglio esprimermi -aggiunge- anche se c’e’ gente che fa molto meno carcere avendo compiuto reati piu’ gravi. Sei mesi sono paragonabili ad una lunga custodia cautelare . Ma alla fine non si raggiungera’ lo scopo”.

”Se non ci sono -osserva Chiamparino- gli accordi con i paesi da cui provengono queste persone non si riuscira’ mai ad identificarli . Su questo il governo si deve impegnare e non e’ riuscito a portare ancora in porto nulla”. Quanto all’accordo con la Libia aggiunge: ”Si tratta di un’intesa trasformata in un mito. Vedremo gli effetti. Quando l’ex ministro Pisanu firmo’ l’accordo con l’Albania il traffico sul canale di Otranto cesso’. Ora non mi sembra che si sia raggiunto lo stesso risultato. E gli altri paesi? A che punto siamo? Nell’ultimo anno l’immigrazione clandestina e’ cresciuta del 108%. Non mi sembra un dato incoraggiante”.

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