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Sicurezza. Immigrati “sorvegliati speciali”?

Militari nelle città: denunciati e arrestati sono quasi tutti cittadini stranieri. Lasciate un commento Roma – 22 agosto 2008 – Ma gli stranieri in Italia sono "sorvegliati speciali"? In altre parole, è più facile che vengano fermati per controlli, soprattutto dopo la stretta del governo sulla sicurezza?

A ferragosto il ministro dell’interno Maroni, tracciando un bilancio dei primi dieci giorni di attività delle pattuglie miste militari – forze dell’ordine, ha illustrato dati che fanno riflettere. Dal 4 al 10 agosto ci sono stati 37 arresti, che in 33 casi riguardavano extracomunitari, mentre sono state denunciate in stato di libertà 37 persone, 24 delle quali non italiane.

Quello che il Viminale non ha comunicato è l’incidenza dei cittadini stranieri sul totale delle persone che durante quei giorni sono state fermate per controlli. La percentuale sarebbe stata una spia utile a capire cosa spinge i tutori dell’ordine a chiedere a una persona che passeggia per strada: “Prego, favorisca i documenti…”

L’associazione dei consumatori Aduc lancia l’allarme, sostenendo che i controlli siano dettati da una selezione basata sulla razza, il cosiddetto ‘racial profiling’.  “Appare evidente – denuncia in un comunicato –  che le pattuglie miste polizia-esercito selezionano i soggetti da controllare sulla base dell’aspetto fisico, ovvero il colore della pelle. Quindi, a parità di reati, un italiano ha minori possibilità di essere controllato rispetto all’extracomunitario di colore”.

Che ne pensate? Dite la vostra lasciando un commento.

EP
 

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