in

SICUREZZA: PUGNO DI FERRO DL, AGGRAVANTE CLANDESTINITA’

(ANSA) – ROMA, 11 GIU – Dall’immigrazione clandestina come aggravante di qualsiasi reato, al giro di vite sulla guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di droghe, al cambio di nome dei Cpt che diventano Cie (Centri di identificazione ed espulsione). Ecco, in pillole, il contenuto dei 13 articoli del decreto sicurezza che ha avuto oggi il via libera delle commissioni congiunte Affari Costituzionali e Giustizia del Senato. IMMIGRAZIONE CLANDESTINA COME AGGRAVANTE – L’articolo 1 del provvedimento introduce una serie di modifiche al codice penale sull’espulsione dei clandestini dal territorio dello Stato. Tra l’altro viene prevista l’estensione dell’allontanamento dal territorio anche ai cittadini comunitari e in caso di condanna al carcere per oltre due anni (prima era oltre 10 anni). Chi resta irregolarmente in Italia dopo aver ricevuto un ordine di espulsione e’ punito con la reclusione da uno a quattro anni e, anche se non colto in flagranza di reato, viene processato per direttissima. E’ punito con reclusione da 1 a 6 anni anche chi dichiara false generalita’ per se’ o per un altro. Sempre in questo articolo viene previsto che per qualsiasi tipo di reato e’ un’aggravante il fatto che esso sia commesso da ”soggetto che si trovi illegalmente sul territorio nazionale”. CONTRAFFAZIONE – Il dl prevede poi la distruzione delle merci contraffatte di cui e’ vietata la fabbricazione, il possesso, la detenzione o la commercializzazione. Chi e’ colto in flagranza di reato a smerciarle viene arrestato e puo’ essere processato per direttissima. GIRO DI VITE PER GUIDA IN STATO EBBREZZA – Il testo prevede un giro di vite per chi si mette alla guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Viene prevista, tra l’altro, la confisca del veicolo e una multa da 1.500 a 6.000 euro e l’arresto da tre mesi a un anno. Inasprimento delle pene, poi, per chi – ubriaco o drogato alla guida – provoca incidenti mortali. SFRUTTAMENTO DELL’AFFITTO IN NERO A CLANDESTINI – Il testo e’ stato ‘limato’ per evitare che ci potessero essere gli estremi per punire, anche con la confisca della casa, ad esempio, la vecchietta che tiene in casa una badante. Si e’ quindi deciso di prevedere che venga punito, oltre che con il carcere da sei mesi a tre anni, con il sequestro della casa, chi affitta a clandestini ”al fine di trarre ingiusto profitto”. SINDACI – Un articolo del provvedimento, il 6, rafforza anche i poteri dei sindaci nell’ambito della garanzia della sicurezza dei cittadini. Si prevede ad esempio che il primo cittadino adotti, con atto motivato e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento, provvedimenti urgenti ”al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumita’ pubblica e la sicurezza urbana”. Inoltre, il sindaco e’ tenuto a segnalare all’autorita’ giudiziaria eventuali immigrati clandestini per l’espulsione. CPT DIVENTANO CIE – I centri di permanenza temporanea vengono ‘rinominati’ e diventano Cie, centri di identificazione ed espulsione. LOTTA ALLA MAFIA – Il provvedimento prevede anche una serie di norme riguardanti il contrasto alla criminalita’ organizzata che mirano a colpire i patrimoni dei mafiosi e scardinare le casseforti della criminalita’ organizzata. Si prevede, tra l’altro, la confisca di beni (o eventualmente anche patrimonio liquido) di indagati per reati di mafia.

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]

IMMIGRAZIONE:GERMANIA;ANCHE UN TEST PER LA CITTADINANZA OBBLIGATORIO A LIVELLO NAZIONALE

IMMIGRAZIONE: D’ALEMA, SERVONO ACCORDI E NON LEGGI SPECIALI