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Sicurezza: “Giudici non convalidano gli arresti”

Costa (Pdl) denuncia un boicotaggio delle nuove norme sui clandestini che non si fanno identificare Roma – 19 agosto 2008 – Alcuni giudici stanno boicottando il pacchetto sicurezza, non convalidando l’arresto dei clandestini che barano sulla loro identità. È quanto sostiene Enrico Costa,capogruppo del Pdl in commissione Giustizia della Camera.

"Il pacchetto sicurezza ha previsto l’arresto in flagranza per gli stranieri – spiega Costa in una nota – che dichiarano un nome falso per sfuggire all’identificazione: si tratta di una delle importanti misure che l’esecutivo ha voluto al fine di contrastare fenomeni di illegalità diffusa, collegati soprattutto all’immigrazione irregolare e alla criminalità organizzata. Accade però che alcuni giudici rifiutino di convalidare tali arresti, vanificando il lavoro svolto dalle forze dell’ordine".

In più occasioni, secondo Costa, gli extracomunitari che forniscono false generalità sono stati arrestati da carabinieri o poliziotti, ma nel giro di 48 ore il loro arresto non è stato convalidato dai giudici. Le motivazioni sarebbero "davvero paradossali: ad esempio, di fronte a soggetti che, in più circostanze, avevano fornito decine di nomi diversi, il giudice ha annullato l’arresto ritenendo di non potere escludere che per una volta le generalità fossero veritiere …"

Il deputato del Pdl ha annunciato che presenterà, alla ripresa dei lavori, un’interrogazione al ministro Alfano. "Delle due l’una: o la norma approvata dal Parlamento è inapplicabile – spiega – ed allora va modificata. Oppure, se, viceversa, la norma non presenta lacune, deve avere effettiva applicazione in tutte le sedi".

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