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SICUREZZA: SINDACATI MEDICI, CAMICI BIANCHI RESTANO SPIE SENZA MODIFICHE DDL =

      INTERVENGA PARLAMENTO, SERVE NORMA SPECIFICA SU DENUNCIA
CLANDESTINI
      Roma, 29 apr. – (Adnkronos/Adnkronos Salute) – I camici bianchi
dell’Intersindacale medica si appellano al Parlamento per chiedere di
cancellare definitivamente e senza equivoci dal ‘pacchetto sicurezza’
la possibilita’ che i medici siano obbligati a denunciare gli
immigrati non in regola con il permesso di soggiorno. Senza correzioni
del Ddl, che considera reato l’ingresso e il soggiorno illegale in
Italia, i medici restano spie – dicono in un comunicato congiunto i
sindacati di categoria Anaao Assomed, Cimo Asmd, Aaroi, Fp Cgil
Medici, Fvm, Federazione Cisl medici, Fassid, Fesmed, Federazione
medici Uil Fpl – perche’ obbligati a denunciare un illecito. Serve
dunque un’esenzione specifica, senza la quale i medici minacciano di
rivolgersi alla Corte di Giustizia europea.

      L’intersindacale, alla vigilia dell’esame del Ddl in aula alla
Camera, sottolinea che la norma approvata ieri dalle Commissioni di
Montecitorio "esenta i sanitari da segnalazioni, ma non dalla denuncia
all’autorita’ giudiziaria. Quanto e’ stato affermato in questi giorni,
e cioe’ che i cosiddetti medici spia sono stati eliminati dal
provvedimento, non corrisponde al vero in quanto nel momento in cui lo
stesso Ddl considera reato l’ingresso e il soggiorno illegale nel
territorio dello Stato, scatta per i medici un vero e proprio obbligo
di denuncia di un illecito la cui omissione o ritardo comporta di
essere sottoposti a una sanzione penale".

      La richiesta al Parlamento, dunque, e’ di "fare chiarezza e di
approvare l’emendamento proposto dall’onorevole Alessandra Mussolini
che introduce una precisa e specifica esenzione per i medici e quanti
abbiano un incarico nel Ssn dall’obbligo di denuncia di situazioni di
irregolarita’ relative alla cittadinanza o immigrazione di persone
sottoposte a trattamento sanitario. Senza questa modifica rimarra’ per
i medici l’obbligo di denuncia e l’Intersindacale ricorrera’ fino alla
Corte di Giustizia europea per contestare l’operato dei legislatori
italiani".

     
(Sal/Pn/Adnkronos)
29-APR-09 18:53

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