Bruxelles, 20 lug. – (Adnkronos/Aki) – Il commissario europeo
alla Giustizia Jacques Barrot e il ministro dell’Interno Roberto
Maroni si sono gia’ incontrati di persona e parlati sulla questione
del pacchetto sicurezza. E’ quanto ha dichiarato ad ADNKRONOS
International Michele Cercone, portavoce di Barrot. Il commissario e
il ministro, ha riferito, "si sono incontrati la scorsa settimana a
Stoccolma" a margine del Consiglio informale dei ministri della
Giustizia dell’Ue. "Con l’occasione – ha proseguito il portavoce – il
commissario ha spiegato al ministro i punti su cui chiediamo alcuni
chiarimenti, e ha gia’ ricevuto dal ministro alcuni elementi di
risposta".
Cercone ha spiegato che a breve la Commissione inviera’ una
lettera "in cui vengono elencati i punti" da chiarire, sottolineando
che questa "e’ una prassi di routine", e che lo stesso Barrot l’ha
preannunciata a Maroni. Un’altra lettera e’ stata gia’ inviata alcuni
giorni fa sulla questione degli sbarchi e degli accordi con la Libia.
Il portavoce ha sottolineato che il colloquio "e’ stato molto positivo
e costruttivo, in un clima di cooperazione".
Nessun dettaglio, tuttavia, ha voluto fornire il portavoce, in
atteso dell’invio della missiva a Roma. A quanto si apprende,
comunque, Bruxelles non avrebbe rilievi da fare in particolare sul
reato di immigrazione clandestina, misura che rientra nelle competenze
esclusive degli stati membri. Dubbi potrebbero suscitare questioni
come l’iscrizione all’anagrafe dei bambini nati da coppie clandestine
o la raccolta dati per operazioni di money transfer. Alcuni giorni fa,
inoltre, Barrot aveva sottolineato che le norme sulle espulsioni
previste dal pacchetto non devono applicarsi a cittadini comunitari, e
ha sottolineato che "l’Italia deve rispettare le norme".
(Gdr/Col/Adnkronos)
20-LUG-09 11:36