Roma, 31 marzo 2022 – Fingeva di essere un avvocato e, in cambio di soldi, prometteva permessi di soggiorno ai migranti: un uomo, aiutato da altre due persone, è finito a processo per millantato credito. E’ successo in provincia di Siena, e questa volta a essere colpito è stato un nigeriano che, all’epoca dei fatti, si trovava in un centro di accoglienza.
Siena, denaro in cambio di falsi permessi di soggiorno
“Ci volevano fino a 1200 euro per avere il permesso di soggiorno per restare in Italia. Gli era stato risposto che, non lavorando, era difficile possedere quel denaro. Intanto pretendeva 600 euro per iniziare la procedura. C’era qualcosa che non mi tornava, chiamai allora una persona conosciuta mentre ero in una casa di accoglienza”, un mediatore culturale. “Parlò con questo uomo al telefono, poi mi disse di non fare niente con queste persone”. Persone che, prontamente, fotografò. Questo è quanto emerge dalla testimonianza del migrante nigeriano durante il processo per millantato credito, un reato che in realtà non esiste più, ma che il giudice si è riservato, dietro richiesta delle difese dei tre imputati, di riformulare nei confronti degli indagati.
Uno di questi si fingeva addirittura avvocato. “Sono tanto impegnato, ma ti posso dare il numero di un altro”, rispondeva a chi lo contattava per necessità legali. Dopodiché, la richiesta era quella di incontrarsi un una città, per ricevere il denaro. Il migrante nigeriano, tuttavia, non lo portò con sè. Secondo quanto emerso, infine, uno di questi uomini per questa vicenda ebbe una misura cautelare, un altro l’obbligo di presentarsi alla polizia.
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