Roma – 10 luglio 2014 – Gli immigrati poveri hanno dovuto aspettare lo scorso aprile per poter chiedere la social card ordinaria, sulla quale lo Stato carica 80 euro ogni due mesi da spendere in generi alimentari e medicine o per pagare bollette del gas e della luce.
Tutt’altra cosa è la social card sperimentale, nata nel 2013 ed aperta sin da subito anche ai cittadini stranieri titolari di un permesso Ce per lungo soggiornati. Rilasciata solo da dodici Comuni italiani (Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia e Verona) è un aiuto per le famiglie bisognose che può arrivare a 400 euro.
I Comuni hanno pubblicato i bandi con notevole ritardo, poi hanno impiegato mesi per i controlli e in qualche caso si aspettano ancora le graduatorie definitive. Però intanto, a quanto pare, si è diffusa la notizia che è possibile presentare nuove domande. Non è vero, come spiega una nota diffusa ieri dal ministero del Lavoro.
“Alcuni siti d’informazione – scrivono da via Fornovo – stanno diffondendo la notizia, ripresa e fatta circolare da diverse associazioni impegnate nella lotta alla povertà, che nelle 12 città in cui è stata avviata la sperimentazione della nuova social card sia possibile presentare nuovamente domanda nel periodo tra luglio e agosto 2014. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali smentisce categoricamente tale notizia”.
In quelle dodici città, continua la nota, “la sperimentazione è stata avviata nel 2013 ed è in corso di svolgimento. I documenti che vengono fatti circolare riguardano tempistiche e modalità di presentazione della domanda relative al solo 2013, mentre al momento non è previsto alcun bando per la selezione di nuovi beneficiari. Sono invece tuttora allo studio le modalità con cui la legge ha previsto l’estensione della sperimentazione; di tali modalità, non appena definite, verrà data opportuna comunicazione ai cittadini interessati”.
EP