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Spagna: stop al reclutamento dall’estero

Il ministro del lavoro Corbacho: “Non è ragionevole con 2,5 milioni di disoccupati”

Madrid – 4 settembre 2008 – Il governo spagnolo ha annunciato l’intenzione di abolire entro il prossimo anno il reclutamento di lavoratori stranieri direttamente nei loro paesi d’origine al fine di fronteggiare la crisi economica, con la disoccupazione nel paese che continua a salire.

Il reclutamento di lavoratori stranieri nei loro paesi d’origine “sarà vicino allo zero” nel 2009, ha annunciato ieri sera il ministro del lavoro e dell’immigrazione Celestino Corbacho. Il governo socialista del premier Jose Luis Zapatero ha preso tale decisione dopo diversi mesi consecutivi di aumento del numero dei disoccupati, che in agosto erano più di 2,5 milioni, 500 mila dei quali stranieri.

“Non sembra ragionevole che in un mercato del lavoro come quello spagnolo, dove abbiamo 2,5 milioni di disoccupati, si continui a reclutare lavoratori nei loro paesi d’origine”, ha detto Corbacho. La Spagna tuttavia prevede di continuare a reclutare lavoratori stranieri il cui arrivo nel paese è regolato da convenzioni internazionali, e di lavoratori con un certo grado di specializzazione.

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