(ANSAmed) – MADRID, 28 OTT – L’allarme per le spinte xenofobe scuote la Spagna, dopo che a Castellar, un paesino dell’Andalusia, sono stati messi in fuga un centinaio di residenti di etnia gitana. ”Non ci fermeremo fino a quando anche l’ultimo gitano non sara’ andato via”, minacciano gli abitanti. Intanto, secondo fonti della polizia riferite dal quotidiano ABC, molti dei rom espulsi dall’Italia si sono stabiliti nella Canada Real, la baraccopoli alla periferia di Madrid, e nei Comuni madrileni di San Sebastian de los Reyes e di San Fernando de Henares, per cui la delegazione del governo centrale avrebbe dato ordine di identificarli. All’origine della ”guerra ai gitani” dichiarata a Castellar, un municipio di soli 3800 abitanti in provincia di Jaen, una rissa sabato sera fra giovani autoctoni e ragazzi di etnia gitana nel quartiere di El Polvorin. Lo scontro e’ degenerato in una marcia di protesta, convocata domenica dagli abitanti del quartiere, che hanno circondato gli alloggi in cui vivono le famiglie gitane, una comunita’ di un centinaio di persone, facendole bersaglio di una violenta sassaiola. L’aggressione e le minacce, secondo quanto riferisce oggi El Pais, hanno indotto molte delle famiglie ad abbandonare terrorizzate il paese, ”alcune consigliate dal sindaco Pedro Magana, del Psoe , altre di propria volonta”’. Ieri solo due famiglie di origini gitane restavano a Castellar, protette dalla vigilanza disposta dagli agenti della Guardia Civile. ”Devono andarsene”, urlavano ieri alcune donne, battendo i pugni contro le porte della scuola frequentata da alcuni dei bambini gitani. Molti abitanti del quartiere si sono nuovamente riuniti per costituire un comitato e chiedere una maggiore sicurezza nel quartiere. Una nuova manifestazione e’ stata convocata per sabato. Da parte sua il sindaco ha indetto per oggi una riunione della giunta sulla sicurezza: ”Non si tratta di cacciare via nessuno dal paese”, ha dichiarato Magana, nel tentativo di mediare con la popolazione. Alcune famiglie espulse hanno fatto rientro nella notte nelle proprie abitazioni, dove restano trincerate, protette delle pattuglie della Guardia Civile. Ma la tensione resta alta. Intanto, a Madrid, la polizia nazionale ha riscontrato l’arrivo, nelle ultime settimane, di decine di gitani rom, provenienti dall’Italia, che si sono insediati nella Canada Real, il quartiere di baracche in cui vivono i rumeni alla periferia di Madrid, e nel municipio di San Sebastian de los Reyes. Secondo Abc, agenti specializzati nella lotta contro la delinquenza di immigrati provenienti dall’Est europeo hanno riscontrato la presenza di rom venuti dall’Italia anche nel campo nomadi Fuentecillas, a San Fernando de Henares, nella cintura industriale di Madrid. Gia’ ad aprile il sindaco, Julio Setien, di Izquierda Unida, aveva reclamato l’intervento della delegazione del governo centrale, che ora ha dato disposizione di identificare i nuovi arrivati. La circostanza, annota il quotidiano, sembrerebbe confermare le parole del ministro italiano degli Interni, Roberto Maroni, che agli inizi di ottobre aveva affermato che buona parte dei rom ”se n’e’ andata spontaneamente dall’Italia alla piu’ permissiva Spagna di Zapatero. All’ambasciata rumena pero’ assicurano che la presenza rumena e’ molto inferiore a quella denunciata e che a San Sebastian de los Reyes sono stati censiti complessivamente solo 48 rom, provenienti dalla penisola italiana.(di Paola Del Vecchio)
SPAGNA:PAESE ANDALUSIA COSTRINGE A FUGA COMUNITA’GITANA
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