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Sportelli immigrazione: “Rischiamo di fermarci”

I lavoratori del ministero dell’Interno protestano contro i tagli. Anche i rinforzi arrivati in questi anni dovrebbero andare a casa.

Roma – 9 ottobre 2008 – I tempi per rinnovare un permesso di soggiorno o far arrivare in Italia un familiare con un ricongiungimento vi sembrano troppo lunghi? Accontentatevi. In futuro potrebbe andare anche peggio.
 
Secondo l’allarme lanciato dai sindacati del personale civile del Viminale, gli uffici che si occupano di immigrazione rischiano addirittura di fermarsi. Perché? "I tagli previsti dalla manovra economica e l’emendamento del ministro Brunetta contro la stabilizzazione dei precari colpiranno soprattutto gli uffici che hanno meno fondi,  come, ad esempio, gli sportelli Unici per l’immigrazione" spiega a Stranieriinitalia.it Fabrizio Spinetti, Coordinatore Nazionale FP CGIL presso il Ministero Interno.

Il problema è annoso. Alla crescita esponenziale degli stranieri in Italia non ha fatto seguito un potenziamento degli uffici in termini di risorse.

"Gli sportelli immigrazione sono nati addirittura a costo zero, ai tempi della regolarizzazione, senza uno stanziamento ad hoc, spostandovi personale da altri uffici" racconta Spinetti.  "Poi ci sono stati dei provvedimenti di emergenza, come le ordinanze di protezione civile che, ad esempio, hanno permesso di assumere gli interinali, poi diventati con un concorso lavoratori a tempo determinato". 

Guai a parlare di fannulloni. Il sindacalista definisce l’impegno in questi uffici "massacrante". "I colleghi che lavorano nell’immigrazione hanno centinaia di persone ogni giorno agli sportelli e altrettante pratiche da sbrigare. Ma sono pochi e senza mezzi e questo grava sia su di loro che su chi usufruisce del servizio". 


A fronte di tante difficoltà, negli ultimi anni parte degli incentivi previsti dalla contrattazione decentrata sono stati dirottati proprio in questi uffici, ma ora il futuro è nero. "La manovra economica taglia i fondi, come sosterremo i lavoratori? Inoltre, Brunetta vuole vietare la stabilizzazione di chi ha da tre anni un contratto a termine: si rendono conto che così manderanno a casa gli indispensabili 650 rinforzi che lavorano in Questure, Sportelli Unici e Commissioni territoriali per l’asilo?".

Intanto, è scattata la mobilitazione. Domani mattina i lavoratori civili del Ministero dell’Interno si riuniranno in un’assemblea straordinaria  e probabilmente protesteranno nel piazzale del Viminale. "Se non si cambia rotta, molti uffici rischiano di fermarsi" ribadisce Spinetti. Uno scenario che purtroppo avrebbe, come vittime principali, proprio gli stranieri in Italia.

Elvio Pasca

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