Verranno reclutati rinforzi e stabilizzati i precari. Accordo con i sindacati ROMA – Gli Sportelli Unici saranno rafforzati, stabilizzando chi oggi vi lavora con contratti a tempo e reclutando altre risorse umane. Un intervento che riguarderà complessivamente 1250 lavoratori e dovrebbe garantire un’accelerazione nell’esame delle pratiche, sia sul fronte caldissimo dei flussi d’ingresso che su quello, non meno importante, dei ricongiungimenti familiari.
Ieri pomeriggio il Viminale ha sottoscritto con i rappresentanti sindacali del suo personale un accordo per il "rafforzamento strutturale" degli Sportelli Unici.
Con la firma dei Sottosegretari Marcella Lucidi e Alessandro Pajno e dei sindacati, spiega una nota, "è stato varato il protocollo d’intesa che, risolvendo un lungo contenzioso, prevede un graduale incremento del personale contrattualizzato che opera presso gli Sportelli unici". In particolare, il ministero dell’Interno si è impegnato a "una stabilizzazione dei lavoratori precari (per 650 unità) e un reclutamento straordinario (tramite riqualificazione e reclutamento all’esterno) per altre 600 unità".
Le risorse andranno trovate nel Fondo unico di amministrazione del personale dell’Amministrazione civile, che il Viminale dovrà incrementare. Parallelamente, si riorganizzeranno gli Sportelli Unici, individuandone i responsabili (ad oggi reclutati tra Prefetture o Direzioni Provinciali del Lavoro) insieme agli altri ministeri che vi sono rappresentati.
Intanto il governo ha gettato le basi per ulteriori interventi. Il consiglio dei ministri di ieri, secondo quanto si legge nel comunicato finale, ha prorogato infatti "lo Stato d’emergenza sull’intero territorio nazionale per proseguire le attività di contrasto all’afflusso in Italia di persone di cittadinanza extracomunitaria", una premessa necessaria per poter assegnare risorse alle varie amministrazione che si occupano di immigrazione con meno vincoli e quindi più velocemente.
(17 marzo 2007)
Elvio Pasca