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Staderini (Radicali): “Governo dia garanzie su tempistica dei permessi”

"Ci vogliono fino a15 mesi per rinnovare un permesso di soggiorno" Roma, 14 dicembre 2009 – "Come il Ministero dell’Interno intende risolvere la questione dei 500 mila permessi di soggiorno arretrati? Come intende garantire il rispetto dei termini previsti dalla legge?".

Attacca cosi’ il segretario dei Radicali Italiani, Mario Staderini, a 3 giorni dalla morte di Mohammad Muzaffar Ali’, detto Sher Khan, il senza tetto trovato senza vita mercoledi’ mattina in piazza Vittorio, a Roma. Sher Khan, 55 anni, in Italia da 20, era stato uno dei fondatori delle prime associazioni costituite da migranti nella Capitale.

Li’, sotto il porticato della piazza, in suo nome, i radicali hanno promosso nel fine settimana la battaglia: "Mai piu’ morire come Sher khan, di mancanza di diritto", raccolta firme in difesa dei diritti violati degli immigrati. Con loro, Gaoussou Outtara’, membro della Giunta dei Radicali Italiani, che durante la conferenza ha annunciato l’inizio dello sciopero della fame in memoria "dei morti ignoti sul fondo del mediterraneo, di quelli nelle carceri libiche e di tutte quelle vittime del proibizionismo sull’immigrazione".

Alla manifestazione ha partecipato anche Letizia Cicconi, delegata ai servizi sociali del I Municipio. "Si tratta di una prima azione non violenta che dovrebbe portare ad approvare alcune misure correttive dell’attuale politica criminogena – spiegano dai Radicali – a partire dal disegno di legge Bonino sull’allargamento della regolarizzazione dei lavoratori stranieri a tutte le professioni, andando oltre la logica penalizzante per sole badanti e colf".

"La morte di Muhammad Ali’ Muzzafar (Sher Kan), dopo 20 anni di residenza in Italia, a causa delle leggi proibizioniste sull’immigrazione, di governi di centrosinistra come di centrodestra – afferma Staderini – e’ il tragico simbolo di come nel nostro paese la vita di un immigrato in attesa del permesso di soggiorno sia la vita carceraria di un recluso, che a seconda dei momenti e’ realmente imprigionato nei Cie o in liberta’ vigilata, in balia della possibile revoca del permesso di soggiorno o della sua non ottenibilita’".

"Ci vogliono dagli 8 ai 15 mesi per rinnovare un permesso di soggiorno della validita’ di un anno. Spesso arriva quando gia’ e scaduto – conclude Outtara’ -. Chiediamo che l’articolo 4 comma 9 del testo Unico, che prevede 20 giorni per il rilascio ed il rinnovo del permesso di soggiorno, sia applicato. L’enorme arretrato, i ritardi di mesi ci impediscono di lavorare e creano problemi quotidiani, facendoci vivere come fuorilegge".

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