Parere positivo sul decreto del governo, ma con due osservazioni. Permesso revocato a chi rimane in Italia col visto scaduto e più controlli sull’idoneità degli alloggi
Roma – 21 settembre 2016- Dopo l’ok del Senato è arrivato anche quello della Camera dei Deputati alle nuove norme sui lavoratori stagionali stranieri.
La Commissione affari costituzionali ha espresso ieri a Montecitorio parere positivo, con due osservazioni, sullo schema di decreto legislativo varato dal governo a fine luglio per recepire la direttiva 2014/36/UE. Questa è dedicata alle “Condizioni di ingresso e di soggiorno dei cittadini di Paesi terzi per motivi di impiego in qualità di lavoratori stagionali”.
Qui trovate i contenuti principali dello schema di decreto. Tra le altre cose, agevola il rilascio dei nulla osta al lavoro pluriennali, che permetteranno agli stagionali che sono già stati qui di ritornarci senza passare per il decreto flussi, appena l’azienda ha bisogno di loro, e di avere un permesso di soggiorno valido tre anni.
Una delle osservazioni dei deputati riguarda proprio questo tipo di ingressi. Si chiede infatti al governo di prevedere anche nella nuova legge la “revoca del permesso di soggiorno se lo straniero non si presenta all’ufficio di frontiera esterna al termine della validità annuale e alla data prevista dal visto d’ingresso per il rientro nel territorio nazionale”.
L’altra osservazione è relativa all’alloggio. La nuova legge prevede che se è il datore a metterlo a disposizione, non chieda un canone troppo alto e non lo trattenga automaticamente dalla retribuzione. I deputati vorrebbero anche “appropriate forme di controllo, al fine di garantire l’effettiva idoneità alloggiativa”. Ora il testo torna a Palazzo Chigi in vista dell’approvazione definitiva.
EP